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Luciana Littizzetto "ha provato a indirizzare il voto": cala la mannaia, gioco sporco in Rai

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L'Agcom si muove dopo il monologo di Luciana Littizzetto a Che Tempo Che Fa. Al programma di Rai3 la comica torinese si è sbilanciata sul referendum del 12 giugno, quello che vede gli italiani votare sulla giustizia. Al momento, secondo quanto fatto trapelare dall'Adnkronos, si tratta di un richiamo formale nei confronti della Rai. Il motivo? La violazione dei principi in materia di par condicio e pluralismo durante la campagna referendaria. Secondo l'Autorità, infatti, sono state fornite, pur in forma indiretta, informazioni di voto, violando così la legge 28 del 2000.

 

 

La stessa che si sofferma sulle disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica. Più nel dettaglio Viale Mazzini sarebbe stata richiamata "affinché nei programmi di informazione venga garantito un rigoroso rispetto dei principi del pluralismo, dell'imparzialità, dell'indipendenza, della completezza, dell'obiettività e della parità di trattamento fra i diversi soggetti politici in tutto il periodo di campagna referendaria".

 

 

Cosa che nella puntata di domenica scorsa non sarebbe avvenuta. Nel tentativo di riparare la situazione, la Rai ha messo in palinsesto per l'8 giugno un programma interamente dedicato al referendum della durata di 2 ore. Un toppa che non sembra aver riparato il buco. D'altronde nel monologo la Littizzetto era chiara: "Votare è bellissimo. Però vi dico la verità. Il 12 giugno pensavo di andare al mare, invece ci chiedete di pronunciarci sul referendum. A questo giro mi viene chiesto un parere su qualcosa che non so tanto bene". 

 

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