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Porta a porta, Briatore sbotta in faccia a Sorbillo: "Un mucchio di pizzaioli..."

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Non c'è niente da fare: Flavio Briatore continua a essere uno degli argomenti preferiti dei social. Dagli hater, ovviamente. Ospite di Bruno Vespa a Porta a porta, il manager si è trovato costretto a difendersi dalla raffica di critiche (e insulti) per il prezzo di una margherita nella sua catena Crazy Pizza. Pizzeria modaiola e glamour, "un'esperienza" come la definisce lui, che non va giù ai puristi e non solo.

 

 



"Non faccio le guerre per una pizza - premette Mister Billionaire -. Qualcuno pensa di fare comunicazione attaccandosi al treno Briatore e al treno Sorbillo, per avere un secondo di notorietà. Non pretendo di essere un pizzaiolo. Abbiamo fatto dei ristoranti, tra questi a Londra, dove dentro c'è la pizza e abbiamo un costo per il personale e affitti molto alti". "In Italia - ha poi sottolineato Briatore - non abbiamo un marchio di pizza, non siamo mai riusciti a creare una catena di pizzerie internazionale, un brand per esportare pizze e talenti".

 

 


Particolarmente gustoso e verace il faccia a faccia con uno dei più famosi pizzaioli napoletani, il rinomato Gino Sorbillo. "Anche le pizzerie del popolo sono soddisfacenti - ha spiegato, in antitesi alle "pizzerie per pochi eletti" di Briatore -. Aprire un locale assieme a Briatore? Non si può mai sapere, magari ne parliamo". "C'è stato un mucchio di video di ragazzi pizzaioli che venivano da noi per fare critiche completamente infondate - ha concluso Briatore, polemico -, io ho fatto un post ed è scoppiata la rivoluzione. Non sono contro i napoletani, Napoli una città che adoro e amo, abbiamo molti ragazzi napoletani che lavorano da noi". Chissà se baster.à.

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