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Otto e Mezzo, Lilli Gruber e Paolo Pagliaro? "Mistero eterno": cosa non torna

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Nella serata di ieri, lunedì 5 settembre, è tornato Otto e Mezzo, il salottino rosso-spinto di Lilli Gruber su La7. Un ritorno a pochi giorni dal voto e dalla matrice chiarissima: spingere a tutto gas per la sinistra. Si pensi al primo ospite d'onore, Carlo De Benedetti, editore di Domani ed ex editore di Repubblica, che ha sparato ad alzo zero contro Giorgia Meloni e FdI. Ma anche contro Enrico Letta, criticandolo per il fatto di aver archiviato l'alleanza con Giuseppe Conte e M5s.

Ma si diceva, gli attacchi alla Meloni, definita una "scolaretta che ha rinnegato tutte le cose in cui credeva". Poi gli affondi di Massimo Giannini, direttore de La Stampa, mai come oggi schierata a sinistra e contro i leader del centrodestra, Meloni e Matteo Salvini in primis. Insomma, la solita Lilli Gruber. Il solito Otto e Mezzo. Anzi forse più del solito, tanto che TvBlog, nella recensione alla puntata d'esordio della nuova stagione (la 15esima), dà un titolo chiarissimo: "Otto e mezzo riparte... a sinistra". Inappuntabile.

 

Ed è nelle battute finali della recensione di TvBlog che trova diritto di cittadinanza la risposta - evasiva - a una domanda che, forse, si sono fatti in tanti: ma perché ad Otto e Mezzo c'è, sempre, il "Punto di Paolo Pagliaro", ossia un servizio che c'entra ben poco con il resto della trasmissione? Scrive TvBlog: "Mentre il senso del punto di Paolo Pagliaro collocato a fine puntata e quasi sempre avulso dalla discussione appena consumatasi in studio resterà un mistero probabilmente eterno". Già, domanda senza risposta...

 

Per inciso, in passato anche il critico tv del Corriere della Sera, Aldo Grasso, criticò Pagliaro: "Dal punto di vista materiale, diceva Kandinskij, il punto equivale allo zero. In questo zero sono però nascoste varie proprietà umane. E questo fa Pagliaro, a volte un po’ scolasticamente", scriveva. E ancora, in un'altra occasione fornì una risposta alla domanda sul suddetto "Punto di Paolo Pagliaro". Risposta in questo caso precisa e circostanziata: "Perché lo fa? Perché è amico di Lilli Gruber", rivelava Aldo Grasso.

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