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Gianni Barbacetto: "Povera Regina Elisabetta...", un delirio assoluto

Claudio Brigliadori
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La compianta Regina Elisabetta, ascoltando Gianni Barbacetto, si starà rivoltando nella tomba. A L'aria che tira su La7, Tommaso Cerno, ex senatore del Partito Democratico oggi direttore de L'Identità, ha la malaugurata idea di paragonare Silvio Berlusconi nientepopodimeno che alla sovrana defunta e la firma più manettara del Fatto quotidiano (sì, persino più manettara di Travaglio) protesta sonoramente. «Berlusconi è più che un highlander, è uno che cambia con il tempo - nota Cerno -. Ci sono diversi Berlusconi nella storia d'Italia, è una specie di regina d'Inghilterra, affronta cose differenti con nature nuove identità sua inconfondibile».

 

Barbacetto, in collegamento, frigge: «Povera regina, lei non ha mai avuto rapporti con la mafia». In studio la Ghisleri sgrana comprensibilmente gli occhi, Mulè dal canto suo quasi sviene: «Oh, Gesù...». «Tu non capisci l'italiano, taci! - replica Cerno- Non capisci niente, fai parlare chi sa l'italiano. Lo sanno anche i muri quello che stai dicendo, fammi finire e poi parli tu, tanto dici la stessa cosa da vent'anni». Standing ovation. «Berlusconi - prosegue - ha scelto tra orgoglio e pregiudizio, il pregiudizio di vedere una destra che vuole fare a meno di lui e l'orgoglio di aver fondato il centrodestra italiano, da cui sta nascendo una cosa nuova che durerà dopo di me. Ha scelto l'orgoglio, passando da padre padrone a padre nobile. Volevo dire questo, Silvio Berlusconi è la persona politica che ha resistito più a lungo, ventotto annidi protagonismi differenti. In questo è comela Regina Elisabetta, non uno stupido paragone».

 

E Barbacetto? Non trova di meglio che passare da Jane Austen a memorie da antico Festival di Sanremo: «C'è Silvio 1 e Silvio 2, quello che parla a braccio di Putin e della vodka e quello che il discorso e fa il padre nobile, dicendo alla Meloni come Pippo Baudo: "Ti ho inventata io"». 

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