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Vauro, la vergogna sulla Meloni. Donzelli lo gela: "Niente da ridere"

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Dopo il "frizzante", si fa per dire, scontro in studio a Non è l'arena su La7, Vauro e Giovanni Donzelli di Fratelli d'Italia concedono il bis anche a Dritto e rovescio, su Rete 4. Ospiti di Paolo Del Debbio, il vignettista del Fatto quotidiano e il deputato meloniano si scontrano sull'ennesima battutaccia di Vauro su Giorgia Meloni, in odor di sessismo.

 

 


Qualche giorno fa, da Giletti, Vauro aveva etichettato Donzelli "onorevole Minnie" al culmine della discussione sulle ong. "Visto che fai il bulletto, quanti migranti ospiti a casa tua?", aveva ribattuto a muso duro il meloniano. Da Del Debbio, invece, il motivo del contendere è un altro. A pochi giorni dalle accuse della sinistra alla premier, colpevole di aver portato la figlia Ginevra al G20 di Bali, Bruno Vespa racconta al collega i retroscena sul suo ultimo libro, il ritratto politico della scatalata di Giorgia a Palazzo Chigi. 

 

 

 

 

"E' un libro romantico, è bellissimo - ironizza Vauro -, perché ci sono lui e la Meloni soli nella stanza, mi sto emozionando guarda, è un Liala, un Liala Vespa questo". Di fronte alla risata sbracata di Vauro, prende la parola Donzelli: "Non ci trovo niente da ridere". E alla fine, ancora una volta, la figura di palta la rimedia il signor Senesi.
 

 

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