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Bruno Vespa demolisce Propaganda Live: "Soumahoro? Prima di invitarlo..."

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Il "reato", se così si può dire, sarebbe "omesso controllo". Bruno Vespa, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete 4, commenta il caso di Aboubakar Soumahoro: una vicenda, quella del fresco deputato di Sinistra e Verdi, che suscita imbarazzo su più livelli. Politico, innanzitutto: Soumahoro non è indagato, ma per i due partiti che lo hanno portato in Parlamento come simbolo della resistenza morale degli immigrati è già così un drammatico boomerang. Etico, in secondo luogo: a trascinare a fondo Soumahoro sono moglie e suocera, loro sì indagate con varie accuse di reati fiscali per la gestione di due coop di immigrati a Latina. Perché non se n'è mai accorto, nonostante le voci si rincorressero da anni? Infine, imbarazzo mediatico: da Marco Damilano, che sull'Espresso nel 2018 accostò in prima pagina Soumahoro e Matteo Salvini sotto al titolo "Uomini e no" (il non-uomo, ovviamente, era il leghista) a Diego Bianchi in arte Zoro, che a Propaganda Live su La7 contribuì a lanciare la stella Soumahoro, oggi è tutta una sequela di distinguo o silenzi raggelanti. 

 

 



Nella tarda primavera del 2018, ricorda TvBlog, Zoro presentò più volte Soumahoro definendolo "il mio leader di riferimento in assoluto". Niente meno. Il sindacalista divenne presenza ricorrente anche nel 2019 e nel 2021. Ultima apparizione a Propaganda Live lo scorso 14 ottobre, a pochi giorni dal suo ingresso a Montecitorio (con tanto di stivali di gomma) e alla vigilia dello scandalo-coop. "Professionalmente rischiamo di fare delle scivolate - commenta Vespa parlando proprio di Bianchi -, rischiamo di costruire dei miti che poi si rivelano miti fragili. I primi a dover stare attenti siamo noi. Possiamo sbagliare tutti, ma se invitiamo una persona in una trasmissione in genere andiamo a vedere come si muove, cosa fa, chi è. Non mi bastano un paio di stivali, saremo troppo esigenti ma non bastano, sono un bel simbolo, ma non bastano".

 

 

 

"Soumahoro - conclude Vespa - era un simbolo meraviglioso perfetto. Dove lo trovi un bracciante che viene con gli stivali in Parlamento? Bisogna però sempre maneggiare con cura. Candidare una persona rappresenta un’assunzione enorme di responsabilità di un leader nei confronti dei suoi elettori, potenziali e reali".

 

 

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