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Cruciani, "il frutto di una legge maledetta": grillino travolto

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"Il frutto di questa legge maledetta". Giuseppe Cruciani, ospite di Paolo Del Debbio in studio a Dritto e rovescio, su Rete 4, si scaglia con la consueta vis polemica contro il reddito di cittadinanza. Il governo di Giorgia Meloni ha annunciato il piano per smantellare progressivamente, nel giro di un anno, la legge-bandiera fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle. Una legge che secondo il giornalista e conduttore di La Zanzara su Radio 24 andrebbe "cancellata tout court", senza transizioni o periodi-cuscinetto. 

 

 



Questo perché, sottolinea Cruciani, "i mezzi per sostenere le persone veramente bisognose, anche quelle che perdono il lavoro, già c'erano. Già c'erano e senza il bisogno di mettere in piedi questo baraccone, come giustamente diceva prima Favia (l'ex M5s Giovanni Favia, oggi ristoratore a Bologna, ndr)". Mentre Cruciani parla, in collegamento Francesco Silvestri esponente dei 5 Stelle agita a mulinello la mano in aria, a mo' di "silente" e ironico commento di disappunto per quanto sta ascoltando.

 

 

 

Uno degli effetti più disastrosi del reddito di cittadinanza, prosegue Cruciani imperterrito, "è quello di aver creato una cosa che non c'era prima, una categoria che ora si è pure sindacalizzata: quella dei percettori del reddito. Questa è una delle cose più pazze di questa legge. Ha creato delle persone che giustamente ora si riuniscono perché vedono che il proprio diritto viene leso. Questa è una delle cose più gravi. Tony (un percettore in studio, ndr) è in buonafede, ma l'idea che delle persone si possano riunire quando invece ogni persona vale per se stessa è folle. Non esiste il concetto 'i percettori del reddito'. E' una cosa folle creata da questa legge maledetta, questo è il punto".

 

 

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