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Ilaria D'Amico, sentenza-Costanzo: "Perché non funziona in Rai"

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Un flop destinato a restre negli annali, quello di Ilaria D'Amico con Che c'è di nuovo, il programma in prima serata su Rai 2 che - eufemismo - non ha convinto in termini di ascolti. Prima si era parlato di una immediata sospensione, poi rimandata a causa di una lievissima ripresa degli ascolti.

Di sicuro c'è che a causa degli scarsi risultati, la D'Amico ha dovuto anche fare buon visto a cattivo gioco, incassando il tapiro d'oro di Striscia la Notizia. Insomma, quello di Che c'è di nuovo è piccolo caso televisivo, dunque Maurizio Costanzo, il "signore della tv", non poteva che dire la sua.

Nel dettaglio lo ha fatto sul settimanale Nuovo, rispondendo ad un telespettatore, il signor Giuseppe da Roma, il quale avanzava i suoi dubbi in una lettera a cui Costanzo risponde nella sua rubrica. 

 

"Pare sia ai titoli di cosa il programma, il cui clamore del flop è grande quanto quello con cui era stato annunciato il ritorno della conduttrice che, diciamoci la verità, mi pare abbia scontato pesantemente la sua lunga assenza dallo schermo", scrive Giuseppe. Costanzo da par suo ha risposto: "La conduttrice non è così popolare in Rai, dato che negli ultimi anni ha lavorato su Sky, dove si è occupata di calcio, dunque una nicchia su un canale a pagamento, visto da un pubblico ristretto".

Ma non solo. Maurizio Costanzo ha poi ricordato come Rai 2 "soffre d'emorragia d'ascolti da anni"e che Che c'è di nuovo è "un format che aggiunge poco a quanto già si vede da tempo in televisione". Una spiegazione più che convincente agli scarsi risultati della D'Amico.

 

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