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Aggredita dal rom con un cacciavite: bomba su Bonaccini

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"Andiamo via, andiamo via! Basta!". Servizio sconvolgente a Fuori dal coro, su Rete 4. La povera inviata di Mario Giordano sta realizzando un servizio a Bologna, il cuore rosso dell'Emilia Romagna, su abusivismo e illegalità nei campi rom quando uno degli occupanti, con un cacciavite in mano, prima si avvicina minaccioso alla troupe brandendo il punteruolo sotto gli occhi terrorizzati della giornalista, Delia Mauro, incurante della presenza della telecamera di Mediaset.

 

 

 

Quindi inizia a correre, obbligando la cronista e l'operatore letteralmente a fuggire e abbandonare il reportage a metà. "Campi rom della vergogna - scrive l'account di Fuori dal coro su Twitter, rilanciando il servizio -. L'aggressione choc con un caccivite". Le immagini, in effetti, sono sconvolgenti.

 

 

 

Urla, fuggi fuggi lungo la strada e le auto che scorrono a tutta velocità, ignare di quanto sta accadendo. "Non dovete più venire qua dentro", intima un nomade alla giornalista che stava facendo domande, sicuramente indiscrete e in ogni caso "troppe". "Te lo giuro su mia madre, faccio un casino eh", perde il controllo l'uomo. E intanto l'inviata ricorda come il Comune sempre retto dal Pd, negli ultimi 3 anni, abbia speso la bellezza di 540mila euro "per pagare le bollette di luce, acqua e gas dei tre campi nomadi tollerati".

 

 

 

L'aggressione alla giornalista di Giordano scoperchia quello che le varie amministrazioni di sinistra hanno sempre deciso di ignorare: una situazione uscita completamente dal controllo dello Stato, nonostante i soldi dei contribuenti siano stati spesi, in qualche modo, per "regolarizzarla". Non una bella figura per tutto il mondo dem, a pochi giorni dai gazebo e dalle primarie Pd che vedranno sfidarsi per la segreteria proprio due emiliani doc come Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. Lo scempio è avvenuto sotto i loro occhi di governatore e vice, senza che nessuno abbia mosso un dito.

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