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Otto e Mezzo, Giannini su Zelensky: "Violenza imprevista", come ha 'fregato' la Meloni

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Massimo Giannini è intervenuto a Otto e Mezzo, su La7, per commentare il viaggio di Giorgia Meloni a Kiev. Il direttore de La Stampa ha evidenziato quelli che ha definito due problemi grossi: “Dal punto di vista dell’immagine del Paese e della prospettiva che ci aspetta in questa legislatura, i problemi di politica estera sono quelli che lasciano un segno più profondo. L’incidente verificatosi a Kiev avviene a valle di una serie di infortuni che avevano già contrassegnato il nostro difficile rapporto con la guerra”. 

 

 

Giannini ha fatto un paio di esempi: “I mal di pancia per il messaggio di Zelensky a Sanremo, soprattutto dal fronte leghista, e la cena a Parigi tra Zelensky, Macron e Scholz con la Meloni non invitata”. Il direttore de La Stampa non concorda però con chi definisce un insuccesso il viaggio della premier: “Semplicemente è arrivato al termine di una serie di criticità, la più clamorosa l’uscita di Berlusconi fuori dai seggi delle regionali in cui ha definito Zelensky ‘questo signore’ e ha praticamente detto che è stato lui a causare la guerra”. 

 

 

“La Meloni - ha aggiunto Giannini - è andata lì per ricucire, ma le è esploso il caso Berlusconi, con Zelensky che ha colpito con violenza imprevista. Non ce l’aveva con la Meloni, però Berlusconi fa parte di quella maggioranza. Non basta dire che il vecchio nonno ha detto un’altra fesseria, perché Berlusconi a livello internazionale è ancora molto noto e sta facendo un danno alla credibilità di questo Paese”. 

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