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Concertone, il fisico Rovelli sfregia Crosetto: "Ammazzarci l'un l'altro"

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Non potevano mancare i consueti attacchi al centrodestra. Ancora una volta il Concertone del Primo maggio non si è smentita. Ieri, però, ad attaccare il governo non ci ha pensato un cantante (era successo alla Lega con Fedez), bensì un fisico. Carlo Rovelli, presentato da Ambra Angiolini, si è scagliato contro le spese militari e i "piazzisti di strumenti di guerra" che costruiscono strumenti di morte "per ammazzarci l'un l'altro".

 

 

A detta di Rovelli "stiamo andando verso una guerra che cresce e, invece, di cercare soluzioni i Paesi si sfidano, invadono, soffiano sul fuoco della guerra e la tensione internazionale non è mai stata così alta come adesso". Insomma, il divulgatore scientifico ha puntato il dito contro il ministro della Difesa Guido Crosetto, senza mai citarlo. Il co-fondatore di Fratelli d'Italia in passato è stato presidente della Federazione aziende italiane per l'aerospazio, la difesa e la sicurezza: "In Italia, il ministro della Difesa è stato vicinissimo a una delle più grandi fabbriche di armi nel mondo, Leonardo", ha sottolineato mentre la conduttrice è intervenuta per sottolineare come "qua non c'è censura. Dispiace che non essendo un dibattito politico, quando si attacca qualcuno, come nell'intervento del professor Rovelli, dovrebbe esserci un contraddittorio che non c'è stato". 

 

 

Eppure l'intervento di Rovelli non è piaciuto nemmeno a chi di destra non è di certo. A stretto giro è arrivata la replica dello storico dell'arte Tomaso Montanari: "Penosa e inadeguata la ramanzina di Ambra a Rovelli, per il mancato contraddittorio con Crosetto. Come si fa a mettere sullo stesso piano il potere di un ministro, con pressoché tutta l’informazione ai suoi piedi, e la voce contro di un libero intellettuale? Vorreste anche qua le parti uguali tra diseguali?". 

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