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Senaldi manda ko gli eco-teppisti: "L'alluvione? Di chi è la responsabilità"

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La nuova azione degli attivisti di Ultima Generazione, che martedì mattina si sono cosparsi di fango fuori dal Senato e hanno sparato acqua con estintori, ha alimentato un dibattito che va avanti da settimane. Il riferimento degli eco-attivisti all'alluvione in Emilia Romagna con il suo carico di morti e disastri, non solo materiali, ha gettato ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche. E la puntata di Cartabianca su Rai 3 rappresenta fedelmente la spaccatura politica e intellettuale.

 

 

 

"Siamo il Paese che ha costruito di più in tutta Europa - concorda con loro Mario Tozzi, geologo, divulgatore e conduttore televisivo -. Secondo Ispra ci mangiamo due metri quadri al secondo, nessun Paese costruisce così". Secondo la leghista Silvia Sardone, al contrario, "La politica del no a tutto, portata avanti in questi anni, non penso che possa ridurre fenomeni come le alluvioni. Serve un lavoro su dighe, pulizia dei fiumi, casse di espansione". Ribatte Nicola Fratoianni, leader di Sinistra italiana: "I famosi no colpevoli dei disastri hanno poco a che vedere con gli ambientalisti. I no che contribuiscono a rendere più pesanti questi eventi sono quelli che dicono no alla transizione energetica e alla cura del territorio".

 

 

 

Alla fine è Pietro Senaldi, condirettore di Libero, a riportare tutti con i piedi per terra e le mani nel fango: "Smettiamo di mangiare, di andare in auto, di riscaldare la casa. Perché allora non puliamo il letto dei fiumi? Il riscaldamento climatico dipende da tutti e quindi da nessuno invece la pulizia dei fiumi dipende da chi deve farlo". Al di là dei massimi sistemi, infatti, ci sono le quotidiane responsabilità di chi ci amministra, a partire per l'Emilia Romagna da quelle di Stefano Bonaccini, governatore, ed Elly Schlein, che era stata assessore regionale con delega apposita.

 

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