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Tagadà, Bassetti svela le farloccate cinesi: "Non hanno capito un'acca"

Claudio Brigliadori
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Nuova ondata di Covid in Cina, da giugno, 65 milioni di contagi a settimana. Detta, anzi letta così è da mettersi le mani nei capelli. O come ammette Tiziana Panella a Tagadà, «da mettersi le mani sulle orecchie e fare come i bambini, “ahhhaahahaah”». Per fortuna che in collegamento con il talk pomeridiano di La7 c’è Matteo Bassetti, infettivologo assurto al ruolo di star durante la pandemia, che le canta agli esperti di Pechino. «Il problema è questo, la Cina dimostra di non aver capito un’acca del Covid, è sempre andata controcorrente e hanno sempre sbagliato. Hanno vaccinato poco gli anziani con un vaccino che funzionava poco, hanno fatto lo Zero Covid, poi hanno riaperto tutto e ora dicono che 65 milioni di casi non saranno un problema per il loro sistema sanitario. Io credo che quell’annuncio potevano evitarselo, forse è un modo per attirare l’attenzione ma credo che farebbero meglio a evitare di parlare di Covid perché continuerebbero a fare brutte figure».

 

 

Secondo Bassetti, dovremo prepararci non a ondate ma a “ondine”, con aumento periodico di contagi ma con un virus meno aggressivo, per effetto dei vaccini e dell'immunità naturale maturata in questi tre anni. «La popolazione mondiale oggi è in grado di proteggersi. E se i cinesi anziché continuare con i loro vaccini farlocchi volessero continuare con i nostri vaccini farebbero solo che bene». «Ma possiamo escludere che a settembre avremo un nuovo picco di ricoveri?», chiede allarmata la Panella.«“Sa cosa hanno fatto gli americani? replica serafico il professore – da questa settimana non danno più il numero di morti da Covid, perché lo considerano un virus normale. Credo che dovremo farlo anche noi». 

 

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