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Emanuele Filiberto, "corna e cocaina": confessioni spinte dalla Fagnani

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C'è il lato più "politico" di Emanuele Filiberto, nell'intervista concessa a Francesca Fagnani a Belve. Ma l'ultimo erede maschio dei Savoia, oltre a parlare davanti alle telecamere di Rai 2 del rapporto tra l'ex casa reale italiana e il fascismo e fare mea culpa ("Mio padre avrebbe dovuto chiedere scusa prima per le leggi razziali") ha anche parlato senza censure degli aspetti più privati e personali della sua vita.

Nel 2010 salì clamorosamente sul palco del Festival di Sanremo, arrivando secondo tra mille accuse, sospetti e polemiche. La sua partecipazione con un brano assai furbetto, dal titolo secondo qualcuno addirittura provocatorio (Italia amore mio) nel 2010) "è stata un’operazione di marketing della Rai, è la Rai che aveva chiesto della mia partecipazione a Sanremo perché era un anno un po' debole per loro, serviva quel piccolo casino in più", ammette candidamente il principe "virtuale". "Ma era pilotato?", domanda ancora la Fagnani: "Mi hanno chiesto e a me è piaciuta l’idea. Ben venga che sono arrivato secondo".

 

 

 

C'è poi il matrimonio con Clotilde Courau e le sue infedeltà, già ammesse in passato e chiacchieratissime: "Purtroppo sono successi; ci sono state delle spiegazioni, ci sono stati dei perdoni, non subito". "Fate una vita per cui il tradimento è contemplato?", domanda la Fagnani. "È cosi, c’è un grandissimo amore e un grandissimo rispetto tra di noi, ed è andato oltre i tradimenti", prosegue il figlio di Vittorio Emanuele e Marina Doria.

 

 


 

Corposo capitolo dell'intervista alla Fagnani riservato poi al "periodo ribelle" del rampollo Savoia, droga compresa. "È una cosa che ho sempre detto. Va con il fatto di esser chiusi, introversi, di non poter affrontare l’altro in una maniera normale e sana come oggi potrei fare. Questi paradisi artificiali ti aprivano e ti facevano mostrare dei sentimenti che normalmente non avresti mai mostrato". "Che tipo di droghe ha usato?". "Ce ne son state parecchie, però a quell’epoca andava molto la cocaina, purtroppo".

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