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Le Foche, "scena raccapricciante": parla il poliziotto che ha salvato il medico

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"Ci siamo sentiti ieri pomeriggio, mi ha ringraziato telefonicamente": a parlare è il poliziotto che ha salvato l'immunologo Francesco Le Foche, aggredito nel suo studio a Roma da un ex paziente. "Ci siamo detti delle cose private che sappiamo io e lui", ha poi aggiunto Manuel Basile - questo il nome dell'agente - ai microfoni de La vita in diretta su Rai 1. 

Ricordando i momenti drammatici dell'aggressione, il poliziotto ha raccontato: “La scena che ho visto appena sono entrato era di questa persona che teneva per il capo il dottore e gli sbatteva la testa a terra, ho letto negli occhi di tutti il terrore...". E ancora: "Mi trovavo libero dal servizio e transitavo in via Po, ho sentito delle urla, dei tonfi, sono entrato all’interno di questo androne, ho fatto qualche scalino e ho trovato una scena raccapricciante: sangue, presenti impauriti che chiedevano aiuto, c’era questo energumeno che infieriva sul corpo del medico, che era totalmente incosciente, e lui continuava ad infierire sul professore". 

 

 

 

Il poliziotto ha spiegato anche quale sia stata la sua prima reazione davanti a quella scena agghiacciante: "Ho pensato di non usare la violenza, ho gridato ‘cosa stai facendo, fermati’; lui per fortuna ha mollato la presa e ho chiesto le motivazioni, il perché stesse facendo questo e fargli rendere conto di quello che aveva creato. Piano piano l’ho portato fuori dallo studio, in strada. C’erano urla di terrore dei pazienti all’interno dello studio, erano sotto choc”.

 

 

 

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