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Otto e Mezzo, schiaffo di Giovanni Floris: "Perché quel rave era assurdo"

Giovanni Floris

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Giovanni Floris, ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, su La7, nella puntata del 9 ottobre, commenta gli scontri fra Hamas e Israele: "Ci sono delle similitudini con l’11 settembre. Sono delle similitudini assurde, l'America non si aspettava quell'attacco, i giovani che lavoravano nelle Torri Gemelle sono come i giovani che erano al Bataclan, come quelli che ballavano al rave. Non se lo aspettavano".

"Quello che è assurdo è che ci fosse un rave ai confini con Gaza, quello che è assurdo è che se tu hai una macchina targata israeliana e svolti nel vicolo sbagliato rischi il linciaggio", prosegue il conduttore di DiMartedì. "E sono trent'anni che questa situazione è stata rimossa, come si poteva pensare di poter vivere in pace o controllando una situazione come quella che è sfuggita questa volta al controllo di Netanyahu?", si chiede Giovanni Floris. "Su quello la comunità internazionale e Israele si devono interrogare".

 

 

"Come si poteva pensare che si potesse vivere a Tel Aviv come fosse New York, quando a pochi chilometri c'era quella rabbia, quell'estremismo, la fame, dove si armavano i terroristi?", insiste il giornalista. "Netanyahu si è occupato molto di se stesso, hanno giocato alla politica come se potesse essere un Paese che può vivere in tranquillità". Insomma, conclude Giovanni Floris, "Noi siamo arrivati ad Arafat, Rabin e Clinton che si stringevano la mano e siamo arrivati a oggi, in mezzo c'è una grande rimozione collettiva di un problema che intanto è marcito".

Qui il commento di Giovanni Floris a Otto e mezzo


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