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Terrorismo, Capezzone: "Radicali segnalati? Subito espulsi"

Daniele Capezzone

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Alla luce dell'attentato in Belgio dove sono rimasti uccisi due cittadini svedesi compito da un richiedente asilo tunisino in situazione di irregolarità, Daniele Capezzone, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica, su Rete 4, nella puntata del 16 ottobre, sostiene con determinazione che "coloro che sono segnalati per radicalismo domani mattina vanno messi su un volo e rimandati a casa loro". Non si può più scherzare, insiste il direttore editoriale di Libero: "Abbiamo il dovere insieme di mettere in condizione questi islamici radicali di non nuocere. L’unico errore che non possiamo fare è non chiudere gli occhi", perché da troppo tempo "l'Occidente nega di essere in una guerra dichiarata da altri", insiste Capezzone.

 

 

E che "occorre lavorare molto di più insieme per garantire che i rimpatri nei Paesi di origine siano realmente attuati", lo dice anche il commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders. All'indomani dell'attentato a Bruxelles, in una intervista a Radio France Info, sottolinea: "Dobbiamo renderci conto che il terrorismo non è mai diminuito negli ultimi anni. C’è sempre stata una minaccia presente". E aggiunge: "Siamo a tassi di espulsione troppo bassi". E oggi, "c’è una carenza nella capacità europea di rimpatriare ai Paesi di origine. È solo lavorando insieme che possiamo raggiungere questo obiettivo". Per questo, ricorda l’ex ministro belga, la Commissione europea ha messo sul tavolo nuove proposte sull’immigrazione. "Stiamo cercando di portare avanti la riforma dell’immigrazione ormai da mesi e mesi" e "spero che saremo effettivamente in grado non solo di dichiarare che vogliamo muoverci verso i rimpatri, ma di applicarli in modo più efficace".

 

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