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Bocchino a Otto e mezzo, "60% pro-Hamas": la verità che imbarazza la sinistra

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"Ho visto il sondaggio poco fa del TgLa7: Giorgia Meloni è considerata la leader al mondo che ha la migliore posizione sul conflitto israelo-palestinese". Italo Bocchino, direttore editoriale del Secolo d'Italia, è ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, e mette a tacere molte contestazioni alla premier e al governo provenienti da sinistra.

Si inizia con il sondaggio Swg sul "sentiment" degli italiani sulla guerra in corso nella Striscia di Gaza. La Gruber riepiloga i numeri ricordando che nell'opinione pubblica italiana la vicinanza a Israele è passata in una settimana dal 25% (il 13 ottobre, meno di una settimana dopo gli eccidi nei kibbutz e al rave nel deserto) al 17% (il 27 ottobre, nel pieno dunque della "reazione" di Tel Aviv con i raid contro Hamas in territorio palestinese). Il 34% degli italiani, oggi, si dice vicino a entrambi, israeliani e palestinesi. Anche se nel quesito manca un elemento discriminante, i terroristi di Hamas. Ed è questo che sottolinea Bocchino nel suo intervento.

 

"Dopo la reazione di Israele è chiaro che il sostegno a Israele diminuisce, c'è stata anche una questione iconografica riguardo alle vittime civili, prima Israele era solo vittima invece ora è una vittima che ha reagito duramente, diciamo che c'è il rischio di eccesso di legittima difesa". Detto questo, spiega l'ex esponente di Alleanza nazionale e Fli, "la Meloni è molto chiara. L'Italia deve stare dalla parte di Israele perché sta emergendo in Italia, in Europa e negli Stati Uniti d'America un anti-sionismo molto preoccupante".

"40% pacifisti, 60% pro-Hamas". Guarda il video di Italo Bocchino a Otto e mezzo

"E le manifestazioni per la pace che chiedono un cessate il fuoco?", domanda la Gruber. "Al 40% sono manifestazioni per la pace e al 60% sono  manifestazioni anti-sioniste e pro-Hamas", taglia corto Bocchino. Una osservazione quasi banale, quest'ultima, che anche la sinistra ufficialmente più "moderata" tenta disperatamente di ignorare. 

 

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