Cerca
Logo
Cerca
+

Avellino, Pietro Senaldi: "Il prossimo anno avremo Gesù bambino con le ***"

  • a
  • a
  • a

Ad Avellino Don Vitaliano ha allestito un Presepe con due mamme, al posto delle tradizionali statuine della Vergine Maria e San Giuseppe in attesa di Gesù Bambino. L'obiettivo? "Una festa più inclusiva", ha spiegato il parroco.

Una decisione che ha fatto molto discutere non solo in ambito cattolico e che fa ideologicamente il paio con le canzoncine di Natale in cui delle maestre in provincia di Padova hanno pensato bene di sostituire "Gesù" con "Cucù" per non offendere gli studenti non cristiani, mentre a Livorno il Natale stesso è stato sostituito con la "Festa d'inverno". 

 

 

 

In collegamento con L'aria che tira, su La7, Pietro Senaldi commenta con una battuta amara: "Magari l'anno prossimo avremo Gesù bambino con le tette...". "Eh no, eh no - protesta il conduttore David Parenzo -, io sono come sai di un'altra parrocchia ma eviterei la blasfemia".

 

"Un presepe con due mamme? Il prossimo anno...". La battuta di Senaldi, guarda il video di La7

 

"Perché no? - chiede a quel punto il condirettore di Libero - Se vogliamo essere inclusivi... C'è questo attacco al patriarcato e noi ce la prendiamo con il povero San Giuseppe che è l'uomo meno patriarcale che esista. E' arrivato un signore e gli ha detto: 'Tua moglie è incinta, tu non c'entri niente, pensa ad allevare il bambino senza rompere tanto le scatole e chi s'è visto s'è visto. E questo che è il simbolo dell'uomo mite, che accetta il proprio destino e di farsi da parte Don Vitaliano lo leva. Dovrebbe essere l'eroe dei nostri tempi, San Giuseppe".

 

 

 

"Il Vangelo secondo Senaldi", sorride Parenzo in studio, con Tommaso Cerno che contesta ironicamente: "Non è andata proprio così...". "Come no? - ribatte ancora Senaldi -. Tutti noi, se ci dicessero 'tua moglie è incinta di un altro, vai avanti fratello' avremmo un attimo di smarrimento. E' il simbolo dell'anti-patriarcato. Io non c'ho niente contro la seconda madre ma prendersela con San Giuseppe mi sembra un gesto sessista".

Dai blog