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Ballando, Rocco Siffredi e il dramma in famiglia: "Mio figlio ha sofferto per il mio status"

Claudio Brigliadori
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Pochi sanno che Rocco Tanica, tastierista, autore, anima degli Elio e le Storie tese, deve il suo nome d'arte proprio a lui, Rocco Tano Siffredi, la star proibita del cinema italiano. E di storie tese, per davvero, il divo hard ne ha vissute parecchie negli ultimi mesi, lontano dai riflettori. Ospite d’eccezione a Ballando con le stelle, per la finalissima dello show di Rai 1 a cui ha partecipato come concorrente suo figlio Lorenzo, Rocco non è riuscito a trattenere le lacrime.

Più che di emozione di un papà, però, si è trattato di una vera, impensabile liberazione da un dramma familiare. Davanti alla giuria Siffredi prende la parola subito dopo la performance del figlio e di Lucrezia Lando. I due giovani hanno instaurato un feeling particolare, che si sarebbe trasformato in una storia d’amore. Papà non parla, è bloccato, ha un groppo in gola. «Ha gli occhi lucidi per davvero - sottolinea Milly Carlucci -. Cosa ti ha commosso di più di questa situazione?». Si inceppa ancora, Rocco, prima di ammettere: «Voglio ringraziare tutti voi, perché avete dato la possibilità a noi, alla nostra famiglia ma soprattutto a lui (dice indicando il figlio, ndr) di tornare a vivere. Grazie».

 

Non sono parole di rito, e se ne accorgono tutti: «Io personalmente mi sento responsabile, per via del mio lavoro», spiega scendendo nei dettagli più privati: «Spero che il loro amore faccia completamente dimenticare il primo amore di Lorenzo, purtroppo per via del mio status, i genitori di lei non amavano molto e hanno preferito staccare il tutto. Lui ha sofferto talmente tanto che eravamo molto preoccupati. Per me vederlo qui...». Un momento di luce inattesa che bilancia il clamoroso blackout (vero, non metaforico) che dopo la mezzanotte ha obbligato la regia a bloccare la diretta per qualche minuto, mandando in onda filmati d’archivio di Techetecheté.

 

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