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Sinner, Scanzi contro Cazzullo: "Mi spieghi la fatwa contro il tennista?"

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"Faccio i complimenti ad Andrea Scanzi, lui Jannik Sinner l'ha visto arrivare, sono anni che dice che diventerà numero 1 al mondo". A Otto e mezzo, su La7, il dibattito sul tennista italiano e le tasse è ammantato da un certo imbarazzo. 

Da una parte c'è Aldo Cazzullo, il vicedirettore ad personam del Corriere della Sera che ha lanciato la campagna contro Jannik, accusato di non poter essere un buon modello per gli italiani proprio per il fatto che, essendo residente nel Principato da 4 anni, non paga le tasse in patria. Dall'altra c'è Andrea Scanzi, giornalista del Fatto quotidiano, appassionatissimo di tennis e ultrà del 22enne di San Candido. E in mezzo Lilli Gruber, che condivide le posizioni di Cazzullo ma che soffre per le critiche al suo connazionale altoatesino. 

 

 

 

Scanzi esprime la solidarietà a Cazzullo per le critiche ricevute sui social e ammette: "C'è un po' di irrazionalità in me. Quando sento Cazzullo dire cose anche giuste, mi sento come quello che dopo 50 anni finalmente esulta e come Troisi in Non ci resta che piangere ascolta quello che dal balcone gli dice 'Ricordati che devi morire'". 

 

"La fatwa di Corriere e Gazzetta su Sinner": Scanzi-Cazzullo, guarda il video di Otto e mezzo

 

"Il problema c'è ma aggiungo da esperto di tennis ch e Sinner sta veramente lì da 4 anni, non è solo un Abracadabra fiscale, i grandi campioni del tennis stanno lì". "Federer e Nadal stanno a casa loro - ribatte Cazzullo -. Il primo in Svizzera, il secondo a Mallorca dov'è trattato come un Dio".

 

 

 

A quel punto Scanzi, pizzicato nel suo orgoglio di ultrà sinneriano, lo pizzica: "Perché sia il Corriere della Sera sia la Gazzetta dello Sport hanno lanciato un fatwa contro Sinner da 4 o 5 mesi?". "No perché dici così? - protesta Cazzullo -, avevamo solo criticato Sinner per la mancata risposta alla convocazione in Coppa Davis". "Era solo per dire che questo Paese ha elevato a eroi calciatori e scommettitori e questo che è un bravo ragazzo, uno che ha fatto tornare il tennis italiano...", "Basta che torni in Italia e ci mette tutti d'accordo", lo interrompe Cazzullo. "Ma non ci vive!". Caso chiuso, per ora.

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