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Tv, ecco l'ultradefinizione: schermi rivoluzionati, cosa cambia e cosa vedrai

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Luigi Merano
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Signore e signori, buonasera. Ha inizio il quinto festival della canzone italiana. Come gli altri anni ci accoglie il salone delle feste e degli spettacoli del Casinò municipale di Sanremo. Come gli altri anni, la più viva attesa degli ascoltatori e del pubblico qui presente, dà calore e significato a questa manifestazione ormai consacrata al successo. Quest’anno però il festival presenta anche delle novità. Innanzitutto per la prima volta la televisione è presente per la ripresa diretta di alcune fasi della manifestazione. Nella serata finale di sabato 29 sarà effettuato un collegamento con le altre televisioni europee. Così il festival di Sanremo entra ufficialmente nelle manifestazioni eccezionali, non soltanto della radio ma anche della tv italiana e internazionale». Esattamente con queste parole, e con questa enfasi, Armando Pizzo, che avrebbe condotto il festival con Maria Teresa Ruta, presentava agli “ascoltatori” (che in realtà erano anche “telespettatori”) la quinta edizione del festival di Sanremo. La prima, appunto, trasmessa anche dalla tv.

PICCOLO SCHERMO
Quel piccolo schermo che nel 1955 aveva appena compiuto il suo primo anno di vita. E che da allora ha cominciato una lunga galoppata per giungere – più in forma che mai – ai giorni nostri. Alle ore 11 del 3 gennaio del 1954 si accende per la prima volta la tv in Italia. Sugli schermi il “programma Nazionale” antenato dell’odierna Rai1. Nel 1961, il 4 novembre, a fargli compagnia arrivò Rai2. Quindi, nel 1977, sul piccolo schermo – fino ad allora in bianco e nero – comparvero per la prima volta i colori che naturalmente il festival di Sanremo, condotto da Mike Bongiorno, accolse con toni trionfali. Quindi nel 1979 l’arrivo della terza rete Rai; e poi – negli Anni Ottanta - l’avvento di Silvio Berlusconi con la tv commerciale: Rete4, Canale5 e Italia1.

 



Dopo una ventina d’anni – acquistando Tele+ e Stream - spazio anche al colosso della pay tv News Corporation che fondò in Italia quella che abbiamo imparato a conoscere come Sky. Infine l’avvento delle piattaforme streaming... Settant’anni di storia vissuti all’insegna dell’evoluzione per la tv: dal bianco e nero fino a al 4K. Una tecnologia che regala immagini più definite rispetto all'alta definizione. Una gamma di colori più ampia, dettagli più realistici, contrasti più vividi e un suono più profondo e con una dinamica più ampia.

ULTRA DEFINIZIONE
E proprio quella di quest’anno, la 74esima edizione del festival di Sanremo, sarà la prima della storia ad essere trasmessa con la qualità del futuro: il 4K. Uno spettacolo davvero coinvolgente che potranno apprezzare gli italiani che ricevono la televisione via satellite, su Tivùsat. Oggi la piattaforma satellitare gratuita propone un’offerta fatta di intrattenimento, film, serie tv, programmi per bambini e ragazzi, documentari, news (attingendo anche ai grandi canali internazionali e a 23 tg regionali della Rai) e tanto calcio gratis messo a disposizione soprattutto da Rai e Mediaset. E ora c’è anche l’opzione a pagamento di Dazn, con tutte le partite della Serie A.

IL BOUQUET TIVÙSAT
Grandi eventi sportivi e musicali, documentari, fiction, intrattenimento Zen, immagini dallo spazio, le più importati sfilate di moda, l’arte in tutte le sue declinazioni e infine i viaggi. Eccolo il ricco menu televisivo in 4K “apparecchiato” da tivùsat e “cucinato” per i palati più esigenti. La piattaforma satellitare gratuita, infatti, oltre a trasmettere 180 canali tv e radio, di cui oltre 70 in Hd, ne annovera sei in 4K. Un bouquet in altissima definizione e in esclusiva assoluta. Comprende MyZenTv, ricco di intrattenimento Zen, spunti di meditazione, esercizi di fitness, yoga ed approfondimenti ispirazionali e pratici per vivere al meglio la propria vita. E poi Nasa Uhd, con immagini di grande impatto dalla stazione spaziale orbitante della Nasa.
Quindi FashionTv, specializzata nel campo della moda e Museum, canale interamente dedicato alle arti visive (lanciato in Francia nel 2017) che offre una programmazione dedicata all’arte classica, moderna, contemporanea ma anche alla street-art, fumetti, arte digitale e fotografia. Quindi i viaggi con TravelXp, con oltre 1000 ore di contenuti premium di viaggi e lifestyle.

EUROPEI E OLIMPIADI IN 4K
Ma nel bouquet 4K di tivùsat una menzione particolare la merita Rai4K. Stiamo parlando del canale satellitare sperimentale del servizio pubblico. Racconta i grandi eventi sportivi: a novembre 2022 è stata la volta del Mondiali di calcio acquistati in esclusiva. Poi anche le fiction Rai (come le puntate de “Il commissario Montalbano” restaurate in 4K). Per non parlare dei grandi documentari di Alberto Angela, della prima della Scala, e ora finalmente anche il festival di Sanremo. E infine lo spettacolo che ci aspetta quest’estate quando andranno in scena gli Europei di calcio in Germania (dal 14 giugno al 14 luglio) e a seguire le Olimpiadi estive di Parigi (dal 26 luglio all’11 agosto), come annunciato dall’AD Roberto Sergio.

Un’estate sugli schermi Rai da vivere tutta in ultra definizione. Anche qui grazie alla piattaforma tivùsat e a Rai4K. Un canale (numero 210) che con la sua offerta sta facendo da traino all’intera industria dei televisori. Come riporta l’ultimo rapporto Auditel Censis, infatti, in Italia ci sono 43,4 milioni di apparecchi. E di questi, 8,2 milioni sono in 4K.

TRE MILIONI DI FAMIGLIE
Questa piattaforma satellitare gratuita è nata nel 2008. La mission era – ed è tutt’ora – trasportare il bouquet del digitale terrestre anche in quelle aree del territorio italiano (a partire dalle zone montane e dalle isole) dove le vecchie antenne (e la banda larga) ancora oggi non possono arrivare. A distanza di 16 anni, tivùsat conserva il proprio primato nella diffusione del segnale. Ma rivendica anche un alto standard tecnologico e un’offerta editoriale ricca e di qualità. Il tutto mettendo a disposizione una tecnologia efficiente sotto il profilo della sostenibilità ambientale. Per salire a bordo di questa piattaforma satellitare gratuita basta una parabola e un dispositivo certificato tivùsat, decoder o cam. Per la visione in 4K, però, bisognerà dotarsi di tv e decoder (o Cam) compatibili con l’ultra definizione. La scelta tivùsat in Italia l’hanno già fatta circa tre milioni di famiglie, per un totale di oltre sei milioni di individui. Ai quali vanno aggiunti migliaia di utenti business, tra i quali abbondano le strutture ricettive. Stiamo parlando di alberghi, naturalmente, ma anche bed and breakfast, agriturismi, villaggi turistici e quant’altro. Il resto dell’utenza business, invece, è costituito soprattutto da bar, pub, e ristoranti. Luoghi in cui una televisione pronta ad intrattenere con sport, musica, notizie, viaggi, moda e benessere è sempre la benvenuta. E luoghi a cui serve un’offerta televisiva di qualità, che non presenti problemi di ricezione del segnale dovuti al digitale terrestre e che (se possibile) sia gratuita e in ultra Hd.

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