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Fiorella Mannoia nel frullatore di Sanremo: la gaffe al Tg1

Claudio Brigliadori
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Non c’è che dire: il Festival è un gran frullatore in salsa sanremese e dentro ci finiscono basilico fresco, pinoli, olio, polemiche, veleni, imprevisti e qualche gaffe. Risultato del mix: una sbornia da pesto musicale che può stordire anche le professioniste e i professioniste delle sette note più scafati.

Ne sa qualcosa Fiorella Mannoia, 69 anni, romana, una delle glorie della canzone italiana sempre a cavallo tra sensibilità femminile e impegno sociale e politico. La rossa interprete in gara quest’anno con Mariposa è una veterana dell’Ariston, essendovi stata già 5 volte (e avendo vinto nel 1987 il premio della critica con la gloriosa Quello che le donne non dicono). E conosce benissimo lo stress delle interviste a freddo e caldo, delle “battute”, delle parole strappate al volo da cronisti appostati in ogni angolo della Città dei fiori.

Ai microfoni del Tg1, incappa così in una piccola gaffe. Alla domanda sulla sua presentazione affidata alla favoritissima Annalisa per la terza serata si è detta «molto contenta», perché con la giovane sfornatrice di hit «abbiamo diviso molti palchi e il 4 e 5 maggio divideremo quello dell’Arena di Verona per raccogliere fondi contro i centri antiviolenza». Oplà, lapsus evidente trattandosi di fondi “per” e non “contro” i centri antiviolenza, ovviamente.

 

Una bella spia però del fatto che dopo 48 ore di circo la lucidità è giocoforza spesso già in bilico. Fiorella ha fatto parlare di sé, oltre che per la canzone, anche per la scelta di calcare il palco a piedi nudi: «È una cosa che faccio sempre - ha spiegato -. Lo sanno tutti, le scarpe dopo un po’ le sento strette e le tolgo durante i concerti». Occhio però, perché oltre all’inno alla libertà è anche un inno al Fantasanremo: «Non sono dispiasciuta per aver preso comunque un po’ di punti». Coraggio, siamo solo a metà settimana.

 

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