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L'aria che tira, Alemanno: "Io, spiato dagli Usa". Friedman lo deride: rissa a La7

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Spy story internazionale a L'aria che tira, su La7. L'ex sindaco Gianni Alemanno, ospite in studio di David Parenzo, spiazza tutti conduttore compreso e nel bel mezzo del dibattito sulla morte di Alexei Navalny si concede una rivelazione pesante. 

"Io devo essere grato a Julian Assange - spiega l'ex sindaco di Roma - perché grazie a Wikileaks ho scoperto che quando ero ministro dell'Agricoltura ero seguito dagli Stati Uniti, dall'ambasciatore americano e dal ministro dell'Agricoltura americano per le mie posizioni sugli Ogm, che erano contrarie alle multinazionali come la Monsanto, e quindi c'era tutta una strategia per isolarmi all'interno del Consiglio dei ministri, utilizzando anche dei colleghi di Forza Italia per evitare che io difendessi l'agricoltura italiana andando contro gli Ogm".

 

 

 

Parenzo trasecola, mentre il giornalista americano Alan Friedman, in collegamento dal suo studio, se la ride agitando l'indice: "Non credo che Alemanno sia abbastanza importante per venire spiato". "Ci stanno le mail - replica secco Alemanno sventolando il libretto Dossier Wikileaks -. E' inutile che fai il fazioso come al solito. All'epoca, non oggi che non conto nulla, ero attentamente seguito. Friedman si rassegni e si tranquillizzi, non bisogna stare sempre dalla stessa parte, gli amici di Putin e gli amici di Biden...". 



"Tu spiato? Non credo che...": Alemanno-Friedman, guarda il video della rissa a La7

 

"Alemanno non è credibile, non può paragonare Assange e Navalny. E' osceno, è volgare!", incalza Friedman. "Perché? Spiegami perché". "Perché Assange non è Navalny", replica Friedman con Parenzo che va in soccorso del giornalista americano: "Perché Assange non è dissidente politico, non è stato né avvelenato né ucciso".

 

 

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