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Fuori dal coro, i ladri di casa abusivi supermanager: accusa sconcertante

Roberto Tortora
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Occupazione abusiva e irregolare di case altrui, questa volta gli autori di un reato sempre più frequente non sono comunità disagiate, rom o disoccupati in cerca di una sistemazione, bensì due supermanager che vivono in centro a Milano.

È la storia pazzesca raccontata a Fuori dal Coro, programma di approfondimento politico e sociale di Rete 4, condotto da Mario Giordano. La vicenda è raccontata in un servizio di Gianluca Torti e riguarda due manager d’azienda del capoluogo lombardo. La donna è Investment Banking Director, il marito ha ruoli importanti in diverse società, tra cui amministratore unico preposto agli agenti di commercio e consigliere e amministratore delegato in un'importante azienda italiana.

 

 

 

Entrambi vivono in centro a Milano, in casa del signor Anton Ugo, il loro contratto è scaduto il 31 luglio scorso e da allora, nonostante la disdetta di locazione del proprietario e una convalida di sfratto esecutivo del 9 febbraio scorso, continuano a occupare l’appartamento senza pagare.

L’inviato prova a chiedere spiegazioni, ma va a sbattere contro un muro e, alla domanda legittima sul perché siano ancora in casa, la signora Francesca e il marito rispondono a cantilena: “Lo chieda agli avvocati”. Così, il giornalista contatta Michela Corigliano, avvocato degli occupanti, che però si nega e, tramite un suo collaboratore, fornisce risposte vaghe, praticamente non fornisce alcuna spiegazione.

 

 

 

Il proprietario, il signor Anton Ugo, commenta affranto: “Gli occupanti sono ancora dentro, io devo stare ancora fuori ad aspettare e oltretutto stimo che mi debbano ancora oltre 70mila euro. Vivono nel mio appartamento, dove vorrei andare a stare con mio figlio, alle nostre spalle. È ridicolo che gli occupanti si nascondano dietro gli avvocati e che questi ultimi si neghino a loro volta, non sanno dare risposte a uno sfratto esecutivo. Sono molto prepotenti nei miei confronti, mi stanno facendo vivere una situazione di incertezza. Devono andar via, quella è casa mia, ereditata da mia madre per lasciarla a mio figlio e starci con lui dentro. Il 6 giugno scorso doveva avvenire il secondo accesso, ma è stato rimandato, perché… l'ufficiale giudiziario è in ferie, è ridicolo! Chissà quando verrà fatto il secondo accesso, non so nulla di quando potrò entrare in casa e resto in balìa di altri”.

 

 

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