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L'aria che tira, Sardone zittisce Boldrini: "Cosa esulti? Chi è davvero Mélenchon"

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A L'aria che tira è andato in scena un agguerrito scontro tra Laura Boldrini e Silvia Sardone. L'argomento, neanche a dirlo, è il risultato delle elezioni in Francia. "Siamo molto soddisfatti di questo esito - ha esordito l'ex presidente della Camera -. Peraltro i sondaggisti non l'avevano neanche previsto, quindi per me perlomeno è stata una bellissima sorpresa. C'è stata la mobilitazione della Francia che non ha voluto disonorare la storia di quel paese concedendo il governo all'ultra destra francese. Per me è stata l'alleanza dell'onore e della democrazia – ha continuato Boldrini –. I francesi si sono dimostrati all'altezza della sfida e si sono uniti con un patto di desistenza che non era ovvio che l'elettorato seguisse”. Poi la sparata contro il governo italiano: “Adesso c'è la sfida del governo. Il Parlamento sembra essere diventato centrale. Qui noi parliamo adesso di semi-premierato, ma guardate un po' il semi-presidenzialismo francese”.

Sul lato opposto della barricata  c'era la Sardone. L'eurodeputata della Lega, interpellata dal conduttore Francesco Magnani, ha ricordato ai telespettatori l'esito delle ultime elezioni europee. "Le elezioni di un mese fa delle europee danno il partito della Le Pen in ottima salute rispetto a come viene invece descritto oggi – ha sottolineato l’eurodeputata –. Ricordo anche che qua c'è un tema relativo al sistema elettorale francese, e cioè, se noi per esempio applicassimo...”. Neanche il tempo di finire il ragionamento e la leghista è stata subito interrotta dalla Boldrini. Ma la Sardone ha resistito e ha continuato: "Se per esempio la Francia avesse un sistema elettorale come quello inglese, che ha visto i laburisti vincere, considerate che – spiega l’eurodeputata – la Le Pen avrebbe vinto anche questa tornata elettorale, perché avrebbe di fatto la maggioranza assoluta”.

 

 

Nonostante le continue interruzioni del conduttore, Sardone ha colto poi la palla al balzo per lanciare una bordata al Partito democratico. "Non comprendo neanche l'esultanza e la soddisfazione per il risultato avuto – ha attaccato l'eurodeputata –. Macron manda al voto la Francia. Il partito di Macron non vince, ma vince la sinistra più estrema. Melenchon non è il Partito Democratico. In Italia è così a sinistra che praticamente non esiste".

 

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