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Tour de France, Pogacar come Pantani e lo share straripa: le cifre clamorose

Klaus Davi
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Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo

CHI SALE (Tour de France)
Perché Pogacar ricorda tanto da vicino Pantani? Per le sue prestazioni sportive? Perla sua umanità? Perle immancabili accuse di doping, arrivate da media come L’Équipe? Gli esperti si scatenano, ma c’è già chi fa anche paragoni con il grande Eddy Merckx, anche lui finito nel calderone dei sospetti di sostanze illecite, definendo lo sloveno il nuovo “Cannibale”. Intanto il Tour de France sta garantendo alla Rai (in attesa delle Olimpiadi) ascolti davvero notevoli.

Anche venerdì la diretta si è tenuta vicina al 10% di share nel pomeriggio di Rai 2 per poi esplodere al 18.5% con 1,5 milioni nelle fasi finali. Da quando, a circa 9 Km dall’arrivo, la Maglia Gialla ha attaccato lasciandosi dietro tutti i diretti concorrenti, andando a riprendere il fuggitivo Jorgenson e vincendo in solitaria a Isola 2000, il pubblico non si è più staccato dallo schermo seguendo la cavalcata di Tadej con picchi oltre il 20%. 

 

Lo stile di Pogacar ricorda l’indimenticato “Pirata” con attacchi improvvisi e irresistibili che lasciavano sul posto gli avversari. OmnicomMediaGroup segnala che il merito di tanto successo tv arriva pure da una forte presenza di under 18, spesso oltre il 20%, attratti da questo nuovo idolo che ha rigenerato il ciclismo.

 

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