E' sempre CartaBianca, Chirico smentisce Concita De Gregorio

di Claudio Brigliadorigiovedì 10 luglio 2025
E' sempre CartaBianca, Chirico smentisce Concita De Gregorio
2' di lettura

A sinistra sono già in crisi da Nobel. L’idea stessa che qualcuno possa osare candidare qualcuno apertamente fuori dal giro giusto progressista li manda ai matti. Prendete Concita De Gregorio. Ospite di Bianca Berlinguer a È sempre CartaBianca, non se ne capacita: «Oggi Netanyahu che candida Trump al Nobel per la pace, noi abbiamo la Meloni candidata al Nobel per l’economia... Siamo praticamente in una puntata dei Simpson... Pensa se si trovassero insieme a ritirarlo», scuote il capo la firma di Repubblica. 

Lo studio di Rete 4 applaude, con Berlinguer che ricorda: «È stato Italo Bocchino a candidarla...». Giusto: più o meno una settimana fa a In Onda, su La7, il direttore editoriale del Secolo d’Italia aveva lanciato una provocazione per sottolineare come i fondamentali economici del Paese siano migliorati nettamente da quando Meloni è a Palazzo Chigi. «È subito un cartone animato», è la conclusione sconsolata di Concita.

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Verrebbe da sollevare una facile obiezione: il Nobel per la Pace è davvero andato a un presidente americano, il democratico Barack Obama, praticamente “sulla fiducia”, pochi mesi dopo la sua elezione. Salvo poi verificare come nei suoi due mandati il mondo abbia assistito quasi inerme a una raffica di conflitti globali dalle conseguenze devastanti, dalla scellerata decisione di bombardare la Libia per rovesciare Gheddafi al sostegno militare e politico alle Primavere arabe, una «rivoluzione» finita per alimentare l’Isis e il terrorismo islamico in Europa. Quello di destra però è Trump e quindi... “dagli al Donald”. Che, per inciso, in carica dallo scorso gennaio si è trovato a dover sbrogliare in poche settimane una serie di faccenduole come il conflitto tra Russia e Ucraina (esploso definitivamente nel febbraio del 2022, quando alla Casa Bianca c’era il dem Joe Biden) o l’offensiva israeliana a Gaza e poi in Iran. 

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Il 7 ottobre 2023 riporta anche in questo caso qualche responsabilità all'amministrazione precedente, ma meglio non pensarci. Ed proprio questo che pochi secondi dopo la De Gregorio sottolinea Annalisa Chirico, anche lei in studio: «Io vado controcorrente, credo ci siano elementi per dare il Nobel a Trump. Fino al suo insediamento, in America si parlava di come dare nuove armi all’Ucraina. Quando Trump minaccia Kiev è chiaro che c’è fa pressione su Zelensky per arrivare a un cessate al fuoco. E su Gaza solo con Trump è stato dato uno slancio alla trattativa per portare al rilascio degli ostaggi».

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