Le gemme di DMAX, la rete trumpiana

di Klaus Davilunedì 4 agosto 2025
Le gemme di DMAX, la rete trumpiana
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Vi proponiamo Tele...raccomando, la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo

CHI SALE (DMAX- Warner Bros. Discovey) Una programmazione che più “trumpiana” di così non si può. Si chiama DMAX, lanciata in Italia dal gruppo Warner Bros. Discovery nel 2011 e oggi brand consolidato nella scelta televisiva “d’élite”. La fascia d’età a cui si punta oscilla tra i 25/50 anni, maschio adulto, distribuito in tutto lo Stivale con maggior penetrazione al Centro-Nord. Solo a scorrere il palinsesto di venerdì si coglie la sfida: Ce l’avevo quasi fatta (storie di fuggitivi che hanno cambiato identità), Affari in valigia (talent fra broker d’aste specializzati in oggetti smarriti), Border Control Nord Europa (documentario su clandestini che attraversano il confine svedese), Predatori di gemme (invasati australiani muniti di picconi si addentrano nelle viscere della Terra per scovare l’opale). E in settimana spazio anche al wrestling WWE. Circa 700mila aficionados nelle 24 ore con picchi a notte fonda del 6% di share. DMax ricalca un po’ la programmazione di una Italia 1 un filo più estrema e pesca da chi è nauseato dal perbenismo woke. E il numero dei fidelizzati fanno impressione.

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