"La libertà di raccontare, di informare, di avere un taglio critico su quello che viene raccontato da altri è un tratto definente dell'Occidente". Esordisce con queste parole Giovanni Floris. Il giornalista, ospite di In Onda nella puntata di martedì 26 agosto, si sofferma sulla guerra in Medio Oriente e ammette: "Ho sempre pensato che Israele fosse l’Occidente in Medio Oriente, e da occidentale mi vergogno di Israele".
E ancora, in collegamento con Marianna Aprile e Luca Telese su La7: "Mi vergogno di quello che sta succedendo. Hanno reagito al 7 ottobre nella maniera peggiore possibile e immaginabile, hanno commesso crimini di guerra, hanno compromesso le possibilità di pace per decenni, hanno condannato il proprio popolo a essere visto con un occhio terribile dal resto dell'Occidente, hanno assorbito il peggio della cultura integralista in cui si sono trovati immersi".
Giovanni Floris, a In Onda l'attacco alla destra: "Ecco cos'è"
Il governo al centro di In Onda. Nella puntata di venerdì 4 luglio su La7 non si fa che parlare dell'esecutiv...Floris si dice pessimista sulla sorte degli ostaggi. Per il conduttore di DiMartedì, "Israele ha condannato gli ostaggi ha una fine atroce se non succederà quello che tutti sperano succeda", ossia la fine del conflitto. E ancora: "Anche l'America non dà quelle speranze, visto che va dove è il più forte. Nel momento anche Netanyahu accetta la logica del più forte, del sangue, la prospettiva è nera".