Ma Democrazia sovrana o popolare che farà alle prossime regionali? Domanda piccante, quella di Andrea Pancani in coda a Coffee Break, su La7. E Marco Rizzo risponde: "Io vengo fermato per strada da gente che mi dice 'bravo Rizzo io ti voto. Come si chiama il tuo partito? Dsp. Nelle Marche abbiamo anche stampato Rizzo sul simbolo così uno lo vede. E in Calabria abbiamo Francesco Toscano, uno bravissimo, presidente del nostro partito. Occhiuto e Tridico non accettano un confronto con lui e sai perché? Perché gli fa un mazzo così". "Colorito ma efficace", chiosa Pancani che poi fa mostrare alla regia la copertina della biografia dell'ex comunista italiano, Marco Rizzo - Una biografia di periferia.
"Alcuni mi dicono: ma tu sei cambiato. E io devo spiegare che è il mondo che sta cambiando. La mia sinistra, quella di Berlinguer e degli operai di Mirafiori, non è esiste più. Elly Schlein sta sul carro del Gay Pride, questa nuova sinistra non è che mi fa rabbia ma mi è completamente estranea".
In collegamento si affaccia David Parenzo, per l'anteprima di L'aria che tira: "Mi dice che mi invita poi non mi invita mai", lo sfida con un sorriso Rizzo. E quando David cita il generale Vannacci, "ormai sodale e amico di Rizzo, che ha detto che la violenza 'viene sempre da sinistra'. Una frase incredibile...". "Vannacci è arretrato - lo gela Rizzo -, perché continua a parlare di destra e di sinistra quando ormai non esistono più, è un po' datato".
Marco Rizzo a Coffee Break, guarda qui il video di La7
Prima, però, c'è un vivace scambio dialettico con Antonella Boralevi, che ha opinioni diametralmente opposte rispetto a Rizzo praticamente su tutto. Quando la scrittrice lo contesta accusandolo di interromperla, il compagno Marco sbotta: "E vabbè ma se dice stupidaggini..." Chissà, magari Rizzo regalerà un libro con dedica anche a lei e non solo a Parenzo.