Dopo Bugo e la clamorosa querelle sul palco del Festival di Sanremo edizione 2020, Morgan ora se la prende con Marco Mengoni. E lo fa ospite di Nunzia De Girolamo, ospite della prima puntata di Ciao Maschio, in onda da questa edizione non più a mezzanotte ma il sabato alle 17.10 su Rai 1.
"Io sono marginalizzato da tutto il sistema, nonostante i successi che ho avuto - attacca subito il cantautore monzese, bassista e fondatore dei Bluvertigo quindi solista -. Adesso è uscito un film di cui ho fatto le musiche, che è un documentario, ha vinto 47 festival in tutto il mondo, è arrivato al primo posto a Los Angeles, Toronto, Londra, ovunque, non ne ha parlato nessuno".
Morgan è stato anche vulcanico giudice di X Factor: "Per esempio Marco Mengoni esiste perché l'ho scoperto io, non l'ha mai detto nessuno e non lo dicono. Mengoni se non ci fossi stato io non esisterebbe, cioè Marco Mengoni, Noemi, Michele Bravi, tutti quei talenti li ho lanciati io. Marco Mengoni era un ragazzino su cui nessuno avrebbe investito e io invece l'ho capito".
Quindi la staffilata: "Mengoni è stato riconoscente? Per niente, perché il sistema non è riconoscente, lui poverino non può esserlo, perché è attorniato da gente che rema contro Se potessi rinascere - continua Morgan - vorrei essere Jovanotti per fargli fare cose migliori. Sfruttare occasione di avere tutto il suo pubblico, per fargli fare musica intelligente. Lui è furbo, si schiera e non si schiera. È molto furbo, cavalca tutte le epoche. Si trasforma".