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Giordano demolisce Ilaria Salis: "Eppure c'è chi come lei"

di Roberto Tortoralunedì 20 ottobre 2025
Giordano demolisce Ilaria Salis: "Eppure c'è chi come lei"

2' di lettura

Un fascio di fiori, deposto in silenzio e in anonimato davanti alla caserma dei Carabinieri di Cassino. Nessuna parola, solo la forza e la dolcezza del gesto. È il tributo commosso di un cittadino qualunque per Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Berna, i tre carabinieri deceduti nell’esplosione di Castel d’Azzano, in provincia di Verona

Sì, Verona, a oltre seicento chilometri di distanza da Cassino. Perché ciò che è successo ha sconvolto l’Italia intera. Un gesto che ha attraversato l’anima di un’intera comunità, simbolo di un Paese che non dimentica. Di questo si discute anche a Fuori dal Coro, il programma d’approfondimento di Rete 4, condotto da Mario Giordano. E, anzi, è proprio il padrone di casa a lanciarsi nel suo editoriale, nel ricordo dei carabinieri rimasti vittime della follia di tre fratelli.

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Giordano se la prende anche con Ilaria Salis, che giustifica il folle gesto: “Marco, Valerio e Davide, non potevamo che cominciare da qui, dai tre carabinieri morti nella tragedia di Verona. In un paese che sta diventando sempre più il paese dei violenti. Eppure c'è chi questa violenza quasi la giustifica, come l'onorevole Ilaria Salis, la regina delle occupazioni, che ha detto che in fondo la colpa di quella strage non è dei tre fratelli, ma in fondo è del capitalismo, del sistema. Ecco, noi a Fuori dal Coro siamo sempre pronti a difendere le vittime del sistema, ma questi tre fratelli non sono vittime del sistema, sono degli squilibrati, violenti, ossessionati, che hanno organizzato, pianificato una strage".

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"Se sono finiti nei guai – spiega Mario Giordano - non è perché sono degli onesti lavoratori, ma perché andavano in giro di notte a rubare su un trattore, a fari spenti senza assicurazione. Hanno ammazzato lui sì, un onesto lavoratore, sentiremo la sorella. E per risarcirlo si sono indebitati, poi hanno fatto dei pasticci e non hanno pagato i debiti. Gli hanno offerto una casa – conclude il conduttore di Fuori dal Coro - e loro invece hanno rifiutato perché volevano la strage”.