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Che tempo che fa, la Vanoni sconvolge Fazio: "Una bara"

di Roberto Tortoralunedì 3 novembre 2025
Che tempo che fa, la Vanoni sconvolge Fazio: "Una bara"

2' di lettura

Metti una diva come Ornella Vanoni nello studio di Che Tempo Che Fa ed è sempre show. E anche questa volta, nel salotto di Fabio Fazio sul Nove, l’ospitata è un siparietto continuo. La signora della musica è una delle artiste italiane dalla carriera più longeva: in attività dal 1956, ha pubblicato oltre cento progetti (tra album, EP e raccolte) e rientra tra le cantanti italiane con il maggior numero di vendite, con oltre 55 milioni di dischi.

Questa volta, parlando delle sue amiche, più o meno coetanee e quasi tutte molto abbienti, la Vanoni si lancia in una considerazione “funebre”. Commenta Ornella: “Ci sono delle persone a cui tu dici ‘cosa le regalo?’ Perché hanno talmente tanto, talmente tanto che non sai cosa regalare. Invece io ho trovato delle bare…”.

Fazio trasale: “Delle bare?! Ma come delle bare!”. La Vanoni, allora, spiega: “Sì, ho trovato delle bare colorate e in base al colore che preferisce la signora gliela regali. Nel frattempo, nell'attesa, diventano una cassapanca, una cosa comoda per riporre delle cose che non sai dove mettere”. Fazio allora scherza: “Tu dici… un regalo utile Ornella”. La Vanoni conferma: “Sì, è utilissima, respira anche che c’è l’arietta”. Il conduttore, però, fa un appunto: “E se non dovesse piacere? Vabbè che… il giorno che la usa… non la vede!”.

La Vanoni ribadisce: “Se non dovesse piacere la usano come cassapanca!”. Guardando, poi, alcuni modelli sullo schermo, l’artista commenta: “Sceglierei quella lì bianca, non è male eh, semplice e lineare”. L’argomento, certo, era stato introdotto da Fazio stesso, che ha accolto la Vanoni con una corona di fiori. Un gesto galante, sì, ma che il 2 novembre ricorda più un omaggio “mortuario”. La Vanoni se ne accorge: “Questa corona non è che ricorda… è proprio una corona funebre! Sei tu che mi hai invitato il 2 novembre, mi attengo alle regole, alle antiche usanze. Adesso portano i fiori, una volta la corona”.