Alla fine è sempre, solo colpa del Trumpismo. Anche se si parla di Russia. A L’Aria che tira, su La7, David Parenzo mostra un agghiacciante video realizzato con l’Intelligenza artificiale e condiviso sui social dai “fan” (sì, esistono davvero) del ministro degli Esteri di Mosca Lavrov: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è travestito da cameriera, in divisa nera e con tanto di grembiulino bianco e perfino una crestina di pizzo in testa. Il dato inquietante è che è costretto a servire Vladimir Putin e Donald Trump mentre si spartiscono una torta, lasciando letteralmente le briciole ai leader europei. Il tutto sulle note de I gentiluomini della fortuna. Una metafora nemmeno troppo velata della situazione bellica, uno sberleffo tanto a Kiev quanto al Vecchio Continente.
Mentre sullo schermo scorre Zelensky con lo sguardo basso e l’aria umiliata, in studio c’è Fausto Bertinotti, attonito, quasi sconvolto. Guarda il filmato in silenzio, gli occhi sbarrati, l’espressione che tradisce una certa indignazione. Quindi l’ex presidente della Camera e leader di Rifondazione comunista, oggi padre nobile della sinistra-sinistra italiana, prende la parola e sbotta: «La prima considerazione che viene da fare è che il mondo dei potenti è sovrastato dalla volgarità. Non è una clausola di stile eh, è una idea di sé, come di gente che può tutto. Se poi viene dal freddo, cioè dalla Russia...». E qui parte con un excursus storico illuminante, che profuma di Unione sovietica e Guerra fredda.
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David Parenzo è un fiume in piena. Il giornalista, nonché conduttore de L'Aria Che Tira, non rimane in...«Il predecessore di Lavrov era Gromyko, un ministro degli Esteri passato in tutte le vicende più drammatiche del Secondo dopoguerra alle Nazioni unite con un aplomb che lo faceva più inglese degli inglesi, noto per i suoi silenzi che preludevano a cose importanti. Qua invece siamo al rovesciamento, il Trumpismo sembra segnare il nostro tempo». Eccallà. «I potenti sono sempre più impresentabili- conclude Bertinotti- perché il loro potere è senza più condizionamenti. Il potere è sempre orribile ma è stato sempre contenuto dalle forze avverse, dal movimento operaio, dalle forze democratiche, dalla Rivoluzione francese in poi il potere ha avuto un antagonista. Ora l’opposizione non c’è più da nessuna parte».




