Musica: a Lampedusa esce O'Scia', entra 'Sabir' con Mannoia e Celestini (2)
(Adnkronos) - "Stiamo rischiando di abituarci alla morte, a queste tragedie, come siamo abituati alla pioggia. Ecco a cosa serve 'Sabir' - ha detto Mannoia - Serve a ricordare che dietro le vittime degli sbarchi ci sono persone come noi, persone che avevano sogni, progetti da realizzare, famiglie". E la politica che ruolo ha? "Una parte politica non li vuole i migranti e li caccerebbe a fucilate; un'altra parte, invece, li vuole ma non fa assolutamente nulla. E così i migranti arrivano e vengono abbandonati a loro stessi. Non c'è accoglienza, non c'è integrazione, anche se, ad esempio, le scuole, sarebbero il luogo ideale per questo. C'è un famoso libro 'Se questo è un uomo', beh io mi domando 'Se questo è un paese'". "Pensate - ha fatto notare Ascanio Celestini - prima degli sbarchi Lampedusa non figurava neppure nelle cartine geografiche. Il punto, però, è che Lampedusa non è solo questo, ma il problema è che resta una periferia" e questo a tal punto che, pur essendo un paese over the top per le nascite, "non ci sono bambini nati a Lampedusa, perchè non c'è un ospedale. E così i bambini nascono a Palermo o in Germania o in qualunque altro posto uno abbia un parente". Mannoia pensa ancora più largo e prova a stuzzicare i presenti: "Immaginate quanto sarebbe fantastico se Lampedusa diventasse un posto da visitare per respirare aria di incontri tra i popoli e culture. Un luogo che tutti desiderano conoscere perché lì si può vedere il miscuglio di artigianato, arte, musica di popoli diversi. Sì - ha continuato con lo sguardo proiettato in avanti - Lampedusa può diventare un luogo ambito, un luogo di scambi culturali e 'Sabir' è l'occasione per promuovere eventi culturali". (segue)