Musica: a Lampedusa esce O'Scia', entra 'Sabir' con Mannoia e Celestini (3)
(Adnkronos) - E a proposito di ricchezza scaturita dalla diversità, in questo caso di genere, Mannoia, a margine della presentazione, si è soffermata anche sugli ultimi casi di donne che hanno incontrato atteggiamenti ostili fuori dall'Italia, in particolare Alissa, star libanese, che dopo le critiche fatte sugli esiti della rivoluzione egiziana del 2011, è stata fortemente avversata in Egitto al punto da non potervisi più esibire, e Saado Ali Warsame, deputata e cantante somala uccisa in un attacco contro la sua auto a Mogadiscio il 23 luglio: "Sono vicina alle mie sorelle. Sono sorelle di tutte noi donne e non possiamo abbandonarle. Purtroppo, nel concreto, non sappiamo come aiutarle davvero. Questa è la frustrazione più grande". E un Festival "come questo cosa può fare? - si chiede ad alta voce - Lampedusa ha già un grande problema da affrontare. Se l'Italia ha difficoltà ad affrontare immigrazione, figuriamoci un'isola piccola come questa. Quando i migranti arrivano bisogna aiutarli ed è difficile far cambiare loro questa mentalità (che non rispetta a fondo le donne, ndr), ma non è impossibile. No, davvero, non è impossibile. Bisogna cercare di parlare con loro, con quelli con cui, naturalmente, è possibile, visto che il loro è un mondo molto chiuso. Possiamo, comunque, far sentire la nostra voce alle nostre sorelle, ovunque nel mondo siano vittime di nefandezze e violenze". "Lampedusa - ha osservato Miraglia - è il simbolo di come l'Europa ha trattato il fenomeno immigrazione ed ecco perché i cittadini di questa isola rivendicano un'immagine diversa. Non è colpa loro quello che è accaduto il 3 ottobre scorso: 368 persone sono morte perché non avevano un altro modo per raggiungere l'Europa". Anche Tareke Bhrane si è soffermato sull'accaduto ed anzi è andato oltre, ricordando che dal 1988 ad oggi hanno perso la vita 20 mila persone nel tentativo di raggiungere l'Europa. "Riconosciamo all'Italia il merito del salvataggio - ha poi aggiunto - ma pecca sull'accoglienza". poi torna sui temi clou del Comitato 3 ottobre: "Abbiamo chiesto al governo italiano di consentire ai parenti di riconoscere le vittime con la prova del Dna e abbiamo anche chiesto che venga istituita per legge la giornata della memoria il 3 ottobre di ogni anno. Ma niente". (segue)