Cinema: la Croisette a Milano, da oggi al 19 'Cannes e dintorni' (2)

domenica 16 giugno 2013
Cinema: la Croisette a Milano, da oggi al 19 'Cannes e dintorni' (2)
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(Adnkronos) - La Palma alla sceneggiatura per il critico del Dizionario la meritava Le passe' del regista di Una separazione: "Asghar Farhadi procede lungo un filo mettendo in gioco elementi nuovi in modo progressivo e riscoprendo intrecci inaspettati con una straordinaria capacita' di raccontare. Be're'nice Bejo e' grandiosa e intensa". Il favorito di Fornara e' A Touch of Sin di Jia Zhangke, regista "che ama la Cina non metropolitana. Dopo aver fatto film "estatici", da critici, in cui parlano ogni 20 minuti, i produttori cinesi, e quelli giapponesi di Kitano, si sono stufati e gli hanno chiesto di fare un cinema che apprezzassero tutti e lui ci ha messo dentro sangue e azione. I primi tre minuti sono entusiasmanti". Dall'oriente anche Like Father, Like Son di Hirokazu Kore-eda, "sulla paternita' e lo scontro tra due idee di dovere. Mette in discussione un'idea di Giappone in cui sono ancora presenti una serie di imperativi categorici che finiscono per schiacciare le persone impedendogli di esprimere la propria umanita"'. Tra i film in rassegna anche, tra gli altri, The Immigrant di James Gray con Marion Cotillard e Joaquin Phoenix, Babylon di Ismael Chebbi, A Story of Yonosuke di Shuichi Okita, El verano del los peces volatore di Marcela Said, Jeune & Jolie di François Ozon, The Congress di Ari Folman ed Henri di Yolande Moreau con Pippo Del Bono, The Lunch Box di Ritech Batra e Nebraska di Alexander Payne, "con un cast di vecchi attori esilaranti". Evento speciale di questa edizione e' l'incontro con i registi di Salvo, Fabio Grassadonia e Antonio Piazza (mercoledi' 19, Anteo SpazioCinema, ore 18.00). "Salvo e' il film rivelazione - dice entusiasta Fornara - I registi sono miei ex alunni alla Scuola Holden, hanno cominciato a pensare al film 5 anni fa, due ragazzotti che per cinque anni hanno sputato sangue e che adesso hanno venduto il film in piu di venti paesi. E' un film che ha fatto il botto, su Liberation c'erano due pagine il giorno successivo alla proiezione. Lo definirei una "sinfonia in tre parti per armi automatiche". Mereghetti riassume: "Inizia come un noir - conclude Mereghetti - prosegue come un poliziottesco e finisce come un melodramma. Eccezionale".