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Teatro: il Bruscello di Montepulciano racconta il mito di Tristano e Isotta (2)

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(Adnkronos) - Il racconto delle vicende dei due personaggi, Tristano e Isotta e' uno dei piu' famosi e struggenti miti della tradizione occidentale; la sua origine e' celtica ma le prime redazioni sono state realizzate da poeti normanni. Una storia d'amore fatale che si evidenzia per i suoi connotati negativi, mettendo in scena l'adulterio e il tradimento del legame feudale sotto le storie del nobile amore che vedono i due amanti condannati all'infelicita' con la morte come univa via d'uscita. La forma scritta della storia dei due amanti risale al 1200, con un romanzo incompiuto di Goffredo di Strasburgo, nel quale e' presente una sottile caratterizzazione dei personaggi. In Italia, attraverso il romanzo del Tristano in prosa, la leggenda conosce nel tempo numerose rielaborazioni. Tristano e Isotta sono stati nei secoli, per molti artisti, soggetti affascinanti, come nel caso dell'opera lirica che ne trasse Richard Wagner nel 1859. Il Bruscello reinterpreta a modo suo la storia tradizionale riducendo il numero dei personaggi che saranno in totale 19, con Tristano interpretato da Marco Banini, Isotta da Irene Tofanini e poi, tra gli altri, Chiara Protasi nei panni di Edana a, Re Marco interpretato da Stefano Bernardini, Melot da Matteo Benvenuti mentre le figure tradizionali dello storico e del cantastorie sono portate in scena da Marco Giannotti e Alessandro Zazzaretta. (segue)

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