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Teatro: il Bruscello di Montepulciano racconta il mito di Tristano e Isotta (3)

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(Adnkronos) - "Abbiamo ridotto il numero dei personaggi -hanno spiegato le autrici dei testi, Tofanini e Protasi- perche' il bruscello deve avere una sua struttura narrativa piu' semplice rispetto al poema originale". Una novita' nella scenografia e' la presenza di un richiamo all'arte metafisica di Giorgio De Chirico ( tre pannelli che raffigurano le piazze dell'artista), per allacciarsi alla mostra in corso a Montepulciano dedicata al grande pittore. La trama e' stata poi riadattata secondo le esigenze che impone lo spettacolo (tre scene per tre atti) mentre grande spazio viene dato al coro che diventa il vero protagonista del 'Tristano e Isotta'. "Vogliamo dare un messaggio di coralita' e di condivisione delle parti cantate -ha detto il maestro Tiezzi- mentre l'utilizzo costante degli archi contribuisce a dare in certe parti una sfumatura piu' colta all'impianto popolare". "Un Bruscello che volutamente ci frena sull'evoluzione forse eccessiva dello spettacolo in questi ultimi anni -ha spiegato il direttore artistico Franco Romani- che ci stava facendo perdere di vista alcune caratteristiche che il nostro modo di fare teatro deve mantenere per rimanere legato alla tradizione. Un legame dal quale non possiamo prescindere, mantenendo la narrazione della storia che e' caratterizzata dagli equilibri di comprensione popolare. Sara' dunque un bello spettacolo quello che ci accingiamo a presentare, con tutte le componenti che ha sempre avuto: amore, passione, vendetta, tradimento. Ma anche gioia, balletto, stornelli, canto dei bambini e le anticipazioni cantate dallo storico e dal cantastorie".

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