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Mostra Venezia: Barbera, non sara' edizione quaresimale ne' eccessiva (2)

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(Adnkronos) - A misurarsi alla pari, in concorso, ci saranno quest'anno per la prima volta anche i documentari e precisamente 'The unknown known' di Errol Morris e 'Sacro GRA' di Gianfranco Rosi: Era un muro da abbattere e lo abbiamo abbattuto -spiega soddisfatto Barbera- alle scuole di cinema si insegna che fin dalle origini il cinema si divide in due filoni separati, realta' e fantasia, con i fratelli Lumiere e con Melies, ma oggi questa distinzione drastica non ha piu' senso, entrambi hanno imparato a usare materiali e stilemi dell'altro, ed i documentari hanno una tale carica di creativita' da non avere nulla da invidiare al cinema di fantasia. Abbiamo semplicemente preso atto che le cose sono cambiate e abbiamo voluto dare un segnale forte. Nel caso particolare, poi, bisogna dire che sono documentari talmente straordinari da appassionare al pari di un film di finzione". Nel cartellone di Venezia, che "riflette per quanto possibile la realta' attuale del cinema", spiccando due cinematografie nazionali, "quella statunitense e quella inglese, non a caso quasi la meta' dei film in concorso parla inglese", sottolinea Barbera, spiegando che "il cinema Usa e' tornato a essere una delle cinematografie piu' interessanti, dopo un decennio di uso smodato degli effetti speciali sembra che gli americani abbiano imparato a servirsene invece di essere al loro servizio. Poi c'e' la ricerca stlistica, linguistica in corso negli Usa al di fuori di Hollywood, la rinascita del cinema indipendente complici le nuove tecnologie digitali che abbassano i costi e danno piu' spazio ai giovani autori". Tutto questo con una peculiarita' emersa negli ultimi anni: "pensiamo al caso di James Franco, attore straordinario ben inserito nel sistema hollywoodiano che e' anche regista estremamente prolifico di ottimi film a basso costo, scrittore e produttore, secondo un modello di factory alla Andy Warhol. Sempre piu' spesso il cinema indipendente Usa vede in campo registi e attori che traggono popolarita' e risorse dal sistema hollywoodiano per investirle altrove" Quanto alla cinematografia inglese: "a Londra ho visto dieci film in due giorni e tutti, assolutamente tuttio sarebbero stati ottimi per Venezia, in concorso o meno. E' un cinema vitalissimo, che si tiene all'ombra di Hollywood ma mantiene caratteristiche sue, specifiche", aggiunge Barbera che, al di la di quanto e' stato selezionato per la Mostra, spezza infine una lancia per il cinema dell'America del Sud: l'area geografica da cui quest'anno ho visto arrivare piu' novita' piu' autori destinati a crescere e' il Sud America. Nazioni come il Costarica, il Guatemala, il Venezuela, dove il cinema non ha grandi tradizioni propongono film di qualita' di giovani autori preparatissimi. Una sorta di nouvelle vague sudamericana che agli inizi e che bisogna tenere d'occhio".

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