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'Uomini e donne' trova lavoro a 116 persone, l'agenzia social del talk

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Roma, 19 feb. (AdnKronos) - "Apriamo la diretta Facebook... Tina saluta". Così esordisce Maria De Filippi da 22 settimane nell'aprire le puntate di “Uomini e donne”. Il talk dei sentimenti ha infatti inserito da settembre 2017 una novità, nata dalla constatazione che sono moltissime le persone che scrivono alle redazioni dei programmi targati Fascino, ma non tutte le richieste si riescono ad accogliere e soprattutto a risolvere. “Uomini e Donne” dedica uno spazio a queste richieste che vengono raccontate a casa, via Tv e tramite la diretta Facebook durante le registrazioni. La commistione di questi due mezzi di comunicazione, la tv e il social più social che ci sia, aiuta ancora più persone a giungere alle soluzioni desiderate. Basta sintonizzarsi sulla pagina FB del programma per avere in diretta, e quindi in anteprima rispetto alla TV, la visione delle richieste e le loro possibili soluzioni. In 5 mesi sono moltissimi coloro che si sono rivolti alla redazione di “Uomini e donne” per offrire e trovare posti di lavoro e cercare persone che, per diverse vicissitudini della vita, non si incontravano da tantissimi anni. Andando ai numeri, all'interno di questo spazio sono stati offerti circa 450 posti di lavoro e ben 116 sono andati a buon fine. Realtà industriali, ristorazione, piccoli artigiani e lavori in via d'estinzione, hanno trovato soluzione attraverso il programma. Ma soprattutto, 116 persone hanno trovato lavoro. Grazie alle dirette di Facebook inoltre - in tempo reale - la redazione ha aiutato diverse persone a ritrovare compagni di classe, commillitoni, amici d'infanzia etc. Tra i protagonisti delle ricerche risolte, la redazioen del programma ricorda: Ausilia che ha incontrato dopo 43 anni le 100 compagne di collegio; Daniela che da anni conservava un mucchio di lettere d'amore trovate per sbaglio nella tasca di un cappotto usato. Lettere risalenti a 53 anni fa che grazie al programma, hanno ritrovato i legittimi proprietari. Rita che voleva incontrare due sorelle che 48 anni fa l'avevano aiutata a uscire da un campo profughi. Mario che voleva trovare il compagno di stanza ricoverato all'ospedale con lui 51 anni fa. Ugo che per un'associazione di clownterapia, ha ricevuto in dono gadget e abbigliamento per i clown e ha ricevuto un centinaio di proposte di volontari. Tiziano che ha brevettato un'invenzione ed è stato contattato da due imprenditori interessati alla produzione. E tante altre belle storie a lieto fine.

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