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Cannes, al via l'edizione 'spartiacque'

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Roma, 8 mag. (AdnKronos/Cinematografo.it) - (Adnkronos/Cinematografo.it) - Per molti sarà l'edizione spartiacque. Quella delle novità maldigerite (l'eliminazione delle anteprime stampa con proiezioni in contemporanea per invitati e addetti ai lavori), delle prese di posizione definitive (l'assenza di qualsiasi opera targata Netflix, perché “il cinema deve essere ancora oggi un'esperienza condivisa nel buio di una sala”), delle battaglie contro il “degrado” social (il bando ai selfie sul red carpet, “siamo qui per vedere i film, non noi stessi”), della sacrosanta lotta contro le molestie (con l'istituzione di un numero telefonico per segnalare qualsiasi tipo di abuso – +33 (0)4 92 99 80 09 – e l'hashtag #nerienlaisserpasser). Ma è anche l'edizione, questa 71ma, delle aperture a cineasti meno noti del solito, dei ritorni di figliol prodighi (l'allora “persona non grata” Lars von Trier, ora perdonato e ospitato fuori concorso con l'estremo The House that Jack Built) e, nel nostro piccolo, del ritorno in competizione dell'Italia grazie a Dogman di Matteo Garrone e Lazzaro felice di Alice Rohrwacher, già premiati sulla Croisette negli anni passati, oltre all'atteso Euforia di Valeria Golino, nuovamente ospitata in Un Certain Regard. In molti ritengono che il Festival più glamour del mondo possa invece quest'anno essere meno charmant del solito, anche se solo tra i giurati delle varie sezioni troviamo nomi del calibro di Cate Blanchett (tra le prime sostenitrici del movimento Time's Up contro le molestie), Kristen Stewart e Léa Seydoux, o Benicio Del Toro presidente di Un Certain Regard. Per quanto ci riguarda, al solito, a parlare saranno però i film e la speranza è che – seppur meno “grandi” sulla carta di tanti titoli che alla vigilia si davano per scontati qui in cartellone – possano davvero sorprendere come è giusto e doveroso attendersi in Festival di tale grandezza. Intanto, questa sera, gli onori dell'apertura toccheranno a Todos los saben di Asghar Farhadi, regista premio Oscar habitué sulla Croisette al suo primo film in lingua spagnola, con cast all star: Pénelope Cruz, Javier Bardem e Ricardo Darín, protagonisti di un thriller psicologico in cui riaffiorano dal passato segreti rimasti troppo a lungo sepolti. In Italia arriverà grazie alla Lucky Red (che è anche coproduttore internazionale del film), in Francia è già stato recensito (alla faccia della “suspense data dall'assenza delle anticipate stampa durante il Festival”…).

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