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Baglioni: "Quest'anno il Sanremo dell'armonia"

Verso l'Ariston

AdnKronos
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Roma, 9 gen. (AdnKronos) - di Antonella Nesi Armonia nella scelta di due conduttori molto diversi tra loro come Claudio Bisio e Virginia Raffaele, prontamente ribattezzati 'fratello Sole e sorella Luna' e assimilati al concetto di ying e yang. Armonia come "bellezza nella diversità" delle 24 canzoni in gara, che spaziano da Loredana Bertè ad Achille Lauro, da Simone Cristicchi a Nino D'Angelo. Armonia tra la gara e il resto dello spettacolo, che avrà comunque "la canzone come stella polare", tanto che nel canto si cimenteranno anche i tre conduttori, magari unendosi a qualcun altro per formare un nuovo "Quartetto Cetra". Claudio Baglioni presenta il suo bis sanremese e da "dirottatore artistico" promette "direzioni non scontate" sul palco del teatro Ariston dal 5 al 9 febbraio prossimi. "Se l'anno scorso il motto del 68mo Sanremo era l'immaginazione al festival, quest'anno per l'edizione 69 sarà l'armonia al festival", sottolinea. L'impianto di fondo rimane quello dello scorso anno: "un concorso" ("mi piace più di gara", dice Baglioni) tra 24 canzoni italiane; nessuna eliminazione e tutti concorrenti sul palco fino alla finale; nessuna ospitata a mero scopo promozionale ("chi verrà al festival porterà qualcosa, non potrà solo prendere") e per ora nessun ospite internazionale previsto ("non mi hanno ancora proposto nessuno, sarà un Sanremo autarchico"); tanti ospiti musicali, "almeno due a serata" (Andrea Bocelli con il figlio Matteo, Giorgia ed Elisa, quelli già confermati da Baglioni); ospiti anche non musicali ma pronti a mettersi in gioco sul terreno delle canzoni. Per momenti di spettacolo "che possano integrarsi nel concorso". Un 'format' completamente sposato dai due partner di conduzione di Baglioni, Claudio Bisio e Virginia Raffaele, per la prima volta insieme in uno show tv, dopo un'ipotesi di condurre 'Zelig' insieme qualche anno fa, che poi sfumò. "L'intenzione è fare gruppo, fare cose insieme, completamente inedite - dice Bisio - i nostri autori sono già al lavoro. Canzoni? Di idee ce ne sono molte, io adoro Gaber e adoro Iannacci per esempio. Ospiti comici? Non posso fare nomi ma solo cognomi: Zalone", si fa sfuggire Bisio, aggiungendo che però l'attore e regista, che è anche cantante, è ancora in forse "perché sta girando il suo film". Bisio e Raffaele scherzano e si prendono in giro: "Lo stimo da sempre. Io ero piccola e lui già lavorava", dice lei ridendo. "È un mostro, artisticamente parlando. Siamo molto diversi, a partire dai capelli, e credo che ci divertiremo molto ad interagire sul palco". Ottimista anche Teresa De Santis, alla sua prima uscita pubblica da direttore di Rai1 ma con una lunga frequentazione del festival, anche da vicedirettore della rete ammiraglia e prima ancora da critico musicale: "Sanremo è l'assett principale non solo di Rai1 ma dell'intera Rai, dal festival dipende la stabilizzazione della 'cassaforte' del servizio pubblico. Ammetto di aver trovato una struttura del festival in gran parte definita - dice - ma ci troviamo in una situazione privilegiata perché abbiamo un primatista come Baglioni che l'anno scorso ci ha regalato ascolti record e che anche quest'anno sta lavorando ad una edizione di altissimo profilo. Se Rai1 incarna lo storytelling del Paese, Sanremo ne è la summa. E infatti in un momento in cui il Paese è in fase di transizione anche Sanremo lo è, con diverse novità introdotte da Baglioni". La divisione delle serate sarà diversa dallo scorso anno, mancando quest'anno la sezione Nuove Proposte: martedì 5 febbraio si esibiranno tutti i 24 cantanti in gara; mercoledì 6 e giovedì 7 invece si esibiranno la metà dei cantanti, 12 una sera e 12 quella successiva; venerdì 8 torneranno sul palco tutti i 24 concorrenti che potranno eseguire il brano in gara con degli ospiti; la finale di sabato 9 vedrà i 24 impegnarsi nella sfida finale per la vittoria. Sanremo non sarà solo festival ma anche 'Primafestival': il notiziario flash sulla kermesse, in onda dopo il Tg1 delle 20, "darà particolare attenzione - spiega il vicedirettore di Rai1 con delega al festival, Claudio Fasulo - alla presenza del festival sui social, grazie alla data room di Tim, anche quest'anno sponsor unico di Sanremo". Le cinque serate del festival saranno poi seguite dal 'Dopofestival', condotto da Rocco Papaleo, da un Teatro del Casinò trasformato in un paesaggio lunare e pronto ad ospitare jam session musicali. Un 'pacchetto' sanremese che pare sia piaciuto anche agli inserzionisti pubblicitari: "Arriviamo da due anni di raccolta pubblicitaria record al festival ma quest'anno ci aspettiamo di superare l'anno scorso almeno del 5%", dice Roberta Lucca di Rai Pubblicità. Un risultato raggiungibili anche "grazie ad offerte sempre più articolate e ad una pianificazione sempre più crossmediale offerta ai nostri clienti". Quest'anno Rai Pubblicità inaugura anche una collaborazione con la città di Sanremo che porterà a 'brandizzare' tante iniziative collaterali del festival. E se il Comune intende conferire a Baglioni il titolo di 'Amico della città di Sanremo', Baglioni è possibilista su un Premio alla Carriera a Peppino Di Capri (per il quale sta montando una petizione online) ma spiega di doverlo "concordare" proprio con l'amministrazione comunale. Infine, Baglioni e Fasulo chiariscono che "non c'è stata alcuna censura" del brano presentato da Pierdavide Carone con i Dear Jack 'Caramelle': "Non c'è stata alcuna intenzione censoria, come capirete anche ascoltando altri brani in gara che trattano temi forti. A Pierdavide, al quale ho provato a mandare un messaggio ma forse avevo il numero vecchio posso solo dire: 'Errare è umano, perseverare è artistico'", dice Baglioni. Mentre Fasulo aggiunge più serio: "Prima di parlare di censure della Rai bisognerebbe pensarci due volte. Credo che la storia dei temi portati al festival parli per noi più di un'accusa che sembra un po' superficiale", dice il vicedirettore. Mentre Massimo Giletti annuncia che avrà ospiti domenica a 'Non è l'Arena' su La7 proprio Carone e i Dear Jack.

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