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Il Cav rassicura Galliani: "Non ti caccio, sei un amico"

Berlusconi smentisce le voci sul possibile addio dello storico Ad rossonero. Fino al prossimo flop?

Roberto Procaccini
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  "Giù le mani da Galliani". A ventiquattro ore dal roumor che voleva Silvio Berlusconi intenzionato a rompere il trentennale sodalizio con il suo braccio destro calcistico Adriano Galliani, è lo stesso cavaliere a negare la circostanza con un comunicato stampa. "Ribadisco la mia totale fiducia in Adrano Galliani - recita la nota del patròn del Milan - , uno dei massimi manager calcistici a livello mondiale". Dunque a via Turati non stanno preparando l'ufficio a Giuseppe Biesuz, il manager svizzero classe '62 indicato come super-Ad del Milan del futuro, nè tanto meno a Claudio Fenucci, dirigente calcistico con esperienze a Lecce e a Roma, come volevano voci raccolte da Dagospia e Corriere dello Sport. Quindi gli articoli relativi all'Ac Milan e i suoi assets, sentenzia Berlusconi, non sono da prendersi sul serio, o meglio sono "voci destituite destituite di ogni fondamento", per usare le sue parole. Il Cav non lascia spazio a interpretazioni: a Galliani lo legano "un'amicizia trentennale e un'incondizionata stima professionale". Almeno fino al prossimo flop.  

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