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Soldi milanisti alla pornostarper sfilarsi dal suo libro hard

Lea Di Leo ha scritto un'autobiografia, favoleggiando peccaminosi incontri con diversi giocatori della massima serie

Nicoletta Orlandi Posti
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  di Massimo De Angelis Una vicenda torbida e intricata. La signorina Lea Di Leo, pornostar di lungo corso, da qualche tempo ha deciso di fare il salto di qualità, non essendo evidentemente appagata dalle sue prestazioni in video. Così, tra un pensiero e l'altro, prova a puntare in alto, nell'ambiente dove girano i soldi e anche i palloni. Perché non mettere in subbuglio il dorato mondo del calcio? A tavolino scrive un'autobiografia, favoleggiando peccaminosi incontri con diversi giocatori della massima serie.  Il libro, come si poteva immaginare, ha vissuto alterne vicende, tanto che ad ora non è stato ancora stampato. Ma, di certo, ha già provocato sufficiente clamore. Infatti su Twitter sono saltati fuori nomi altisonanti, anche se uno ha destato maggior curiosità, ovvero il «superdotato Ambro», che i più identificano nel milanista Massimo Ambrosini. A onor del vero il capitano rossonero ha subito smentito di conoscere la leggiadra fanciulla.   La situazione s'è fatta seria quando dai social network è direttamente approdata in tribunale, visto che è emersa un'accusa di possibile estorsione ai danni di personaggi famosi. Gli imputati sono una coppia di siciliani, presidente e direttore commerciale della casa editrice che avrebbe dovuto pubblicare il volume. Senonchè un servizio tv delle implacabili Iene ha fatto risultare l'ipotesi di reato: i due avrebbero contattato diversi Vip coinvolti e in cambio di una somma di denaro, tra i 10 e i 40 mila euro,  il loro nome sarebbe subito scomparso dalle boccacesche novelle.  Il processo si è aperto qualche giorno a fa Marsala, ma entrerà nel vivo l'11 dicembre con le audizione dei primi testi. E che testimoni. Il Pm ha convocato un'intera squadra di calcio composta da Borriello, Iaquinta, Bojinov, Reginaldo, Coco, Galante e Simone Inzaghi.  La prima a parlare dovrebbe essere, però, l'attrice tuttofare Lea Di Leo, al secolo Sonia Faccio, che si professerà vittima e non colpevole, in quanto non al corrente del tentativo di estorsione.  

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