Ezio Capuano, allenatore dell'Arezzo: "In campo non voglio le checche"
E' bufera su Ezio Capuano, vulcanico allenatore dell'Arezzo (Lega Pro), che al termine della partita persa per 1-0 contro l'Alessandria (con gol subito proprio al 90') ha dato in escandescenze e, ai microfoni di Radio Groove, dove si è lasciato andare a commenti omofobi. "Non si può prendere gol al 90', sono molto arrabbiato, abbiamo preso contropiede e non va bene, perché quella palla andava tenuta. Non è la prima volta che succede. Subire gol così è vergognoso, non lo accetto, in campo devono andare uomini con le palle, non le checche". Su Montini, attaccante reo di aver perso il pallone da cui è nato il gol dell'Alessandria: "Può andare a lavare i panni o a pettinare le bambole. Certi errori non li accetto". Concetti ribaditi da "Eziolino" anche successivamente, nell'intervista ad un'emittente aretina. Capuano: "Vada a pettinare le bambole" Guarda il video su Liberotv A mente fredda, Ezio Capuano fa (parzialmente) marcia indietro: "Chiedo venia - ha affermato l'allenatore dell'Arezzo - se ho offeso qualcuno, ma non scusa, altrimenti ammetterei un errore che non ho commesso: con quella frase, pronunciata a fine partita e con l'adrenalina a mille, non volevo mancare di rispetto a nessuno". "Non sono omofobo, nè sessista, nè razzista - ha continuato Capuano - e se mi invitassero ad una manifestazione finalizzata alla sensibilizzazione, parteciperei volentieri. Qualche anno fa Marcello Lippi, uno dei maggiori allenatori al mondo, disse che in campo non potevano andare undici signorine: lo disse senza alcun intento offensivo, così come ho fatto io domenica scorsa. Ho chiesto scusa a Montini: con lui ho esagerato".