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Inter, Massimo Moratti: "Amo la Champions e lo scudetto a tavolino del 2006. Meglio Recoba di Ronaldo"

Giulio Bucchi
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I più grandi rimpianti di Massimo Moratti da presidente dell'Inter? "Totti e Cantona". E la vittoria più bella? "Sono legato alla vittoria in Champions ma non disdegno lo scudetto a tavolino del 2006". Intervistato dal direttore di Premium Sport Alberto Brandi (in onda giovedì alle 21.30 su Premium Sport Hd con repliche domenica 30 agosto alle ore 16.30, lunedì 31 agosto alle ore 14.30 e mercoledì 2 settembre alle ore 23.00, sempre su Premium Sport HD), l'ex patron nerazzurro non rinuncia a un pizzico di veleno nei confronti della Juventus, eterna nemica dai tempi di Calciopoli: "Lo scudetto a tavolino l'ho trovata una cosa giusta. Preferisco i 5 scudetti alla Champions e Mourinho ad Herrera. Milan o Juve? Stima per entrambe ma non posso scegliere". Recoba meglio di Ronaldo - Moratti ricorda poi quando ha deciso di comprare il club che fu di suo padre Angelo negli anni Sessanta. Era il 1995: "Non ho avuto il coraggio di dirlo a mia moglie ma quando mi vide che mi intervistavano alla televisione, si interessò anche lei alla vicenda". Uno dei primi colpi di mercato fu Ronaldo: "È stato l'essenza del calcio perché ci ha fatto provare tante emozioni ma io insisto su Recoba, in ogni momento poteva farti la cosa più bella che avevi mai visto. Non dimentico Ibrahimovic, che ci ha fatto vincere tanto e Mancini: Mantovani si mise quasi a piangere pur non di farlo partire". Da Totti a Cantona - Due sono stati i campioni mai arrivati in nerazzurro: "Cantona è stato vicino all'Inter ma ci fu un disguido e non arrivò. E poi Totti, ci fu la possibilità di trattarlo perché era in scadenza ma la Roma non l'avrebbe mai lasciato andare via". Ci sarà spazio per un Moratti bis? "Nella vita non si sa mai, neanche io pensavo di succedere a mio padre. Non so neanche se augurarlo ai miei figli, bello fare il presidente ma è un'esperienza complessa".

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