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Allarme choc dall'Inghilterra: "Il 30% dei calciatori potrebbe soffrire d'asma senza saperlo"

Benedetta Vitetta
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I calciatori professionisti, anche quelli di elite, potrebbero avere un serio problema di salute non diagnosticato: una forma di asma indotta dall'esercizio fisico. Addirittura tre calciatori su 10 potrebbero esserne affetti. E' l'allarme che arriva dall'Inghilterra, dove un team di ricercatori dell'Università del Kent ha effettuato uno screening su 97 calciatori provenienti da due club della Premier League, un club di Championship (l'equivalente della B) e uno di League One. Sorprendenti i risultati: 27 giocatori sono risultati asmatici. Dieci di questi non avevano precedenti d'asma o problemi alle vie aeree. Quando sono stati trattati con farmaci appropriati, i loro sintomi - come oppressione al petto, respiro affannoso e tosse dopo le partite - sono diminuiti e la loro funzionalità polmonare è migliorata. E dopo le cure sono migliorate anche le loro prestazioni sul campo.  Un problema sottovalutato, spiega John Dickinson, ricercatore alla scuola di sport e scienze motorie dell'Università del Kent: "I migliori club di calcio" ha detto Dickinson alla Bbc, "sono bravissimi a individuare eventuali problemi cardiaci, ma non effettuano test sulla respirazione, sebbene come abbiamo visto i problemi respiratori siano molto più comuni tra i calciatori". Inoltre, spesso sono gli stessi calciatori a non aiutare nella diagnosi dal momento che i sintomi "non sono sempre così ovvi e talvolta vengono liquidati come frutto di una cattiva forma fisica". Alti tassi di asma indotta da esercizio fisico sono stati trovati in altri sport tra gli atleti di spicco. Gli esperti ritengono che il fenomeno sia collegato agli allenamenti regolari ad alta intensità, che inducono l'atleta a respirare con un'alta frequenza: quando l'aria è fredda e secca, e se c'è esposizione all'inquinamento atmosferico o ad altri allergeni come il polline, questo può peggiorare i sintomi sfociando in una vera e propria asma. 

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