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Doppio Insigne e poi Verdi: il Napoli stende il Torino (e ora inizia a fare paura)

Davide Locano
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Le reti mancate a Belgrado sono arrivate in campionato. Il Napoli rivoluzionato da Ancelotti passa in casa del Torino, compiendo un altro passo nel percorso di crescita e facendo il pieno di autostima. Prova di forza dei partenopei che all'Olimpico divertono e si divertono, agganciando provvisoriamente la Juventus in testa alla classifica e, per gli amanti delle statistiche, confermano la tradizione favorevole nello stadio granata: nelle ultime tre sfide qui, 13 reti all'attivo. La macchina del mister di Reggiolo ha ingranato e fa rombare il motore: se il superbo primo tempo è il biglietto da visita di Ancelotti per il proseguo della stagione, ci sarà da divertirsi. A decidere la sfida odierna, la doppietta di Insigne, il primo gol dopo appena 4' e lo squillo di Verdi. Brutto passo indietro per la banda Mazzarri, sovrastata dalla maggior organizzazione e il maggior tasso tecnico dei partenopei. Il rigore di Belotti a inizio ripresa illude, per il resto poche idee e personalità per i granata al secondo ko stagionale. La strada per l'Europa, però, passa anche attraverso i confronti con le big: urge trovare in fretta un'identità. Nessuna sorpresa nell'undici scelto da Mazzarri. Infortunato Iago Falque, a guidare in avanti il 3-5-2 granata è il tandem Zaza-Belotti, per la prima volta insieme dal 1'. De Silvestri è out, sulla corsia di destra si spiazza Ola Aina. A sinistra c'è Berenguer, in mediana rientra Rincon. Molte novità invece per gli azzurri di Ancelotti e tanti saluti ai 'titolarissimi' dell'era Sarri: in difesa Luperto rileva Mario Rui, a centrocampo fiducia a Rog e Verdi è preferito a Zielinski come esterno destro. Sulla fascia opposta c'è Callejon. La coppia Mertens-Insigne traina il 4-4-2 che in fase di possesso si tramuta in 4-2-4. Primo tempo di marca partenopea. Quattro minuti e Napoli già avanti, ma con la difesa granata non esente da colpe. Moretti rinvia male il cross di Luperto, colpendo Nkoulou: è un regalo a Insigne, che ringrazia e batte Sirigu. Strada in discesa per gli azzurri, totalmente in possesso del gioco: Mertens arma Verdi all'altezza del dischetto, Izzo sventa miracolosamente il tap-in dell'ex Bologna. Poi il portiere granata è reattivo sulla capocciata di Koulibaly sugli sviluppi di un corner. Nessun segnale di reazione da un Toro che pare già alle corde, ancora Insigne spaventa i granata con un tentativo che si spegne sull'esterno rete. E' totale dominio della squadra di Ancelotti, che detta i ritmi a suo piacimento e concede appena i sospiri ai padroni di casa. Mazzarri è una furia in panchina. A nemmeno metà frazione tempi già maturi per il raddoppio, frutto di un'azione show: Mertens premia l'inserimento di Verdi che al volo infila Sirigu nell'angolino (20'). Zaza prova a scuotere i suoi con una conclusione che però non crea grattacapi a Ospina. Con due reti in cassaforte, comprensibilmente gli azzurri alzano il piede dell'acceleratore e il Toro prova a mettere fuori la testa dalla tana. Nel finale di tempo occasione per Rincon su sponda di Zaza, ma la mira è alta. Per far male alla corazzata azzurra serve decisamente ben altro. L'episodio di cui aveva bisogno come il pane il Toro arriva a inizio ripresa: Luperto è in ritardo e stende Berenguer in area, Irrati indica il dischetto e Belotti trasforma in maniera impeccabile (5'). Granata nuovamente, anzi finalmente in partita e Ancelotti si cautela richiamando Verdi e inserendo Zielinski. E il nuovo entrato prende parte al contropiede che spegne l'entusiasmo dei padroni di casa: il polacco serve Callejon il cui diagonale è fermato dal palo, la sfera rimbalza su Insigne che con l'aiuto del legno non perdona e firma la doppietta personale (13'). Nelle file azzurre Rog lascia spazio ad Allan, la staffetta tra il positivo Meité e Soriano è invece la mossa di Mazzarri. Con lo scorrere dei minuti e il caldo calano i ritmi e la squadra di Ancelotti può limitarsi a controllare e gestire le forze. L'Olimpico accoglie con una bordata di fischi l'ingresso del 'traditore' Maksimovic, dentro per l'acciaccato Luperto, tra i granata Mazzarri inietta freschezza in avanti con Parigini e, nel finale, Edera. Scorrono i titoli di coda con la 'ola' dei tifosi azzurri, mentre in campo cercano ancora gloria Hamsik e Allan.

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